CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

La lotta contro il Parkinson. Avviata al San Gerardo una terapia all’avanguardia

Posizionato alla prima paziente un dispositivo per l’infusione continuativa di un farmaco. La soluzione somministrabile per via sottocutanea è stata approvata da pochi mesi in Italia. .

Posizionato alla prima paziente un dispositivo per l’infusione continuativa di un farmaco. La soluzione somministrabile per via sottocutanea è stata approvata da pochi mesi in Italia. .

Posizionato alla prima paziente un dispositivo per l’infusione continuativa di un farmaco. La soluzione somministrabile per via sottocutanea è stata approvata da pochi mesi in Italia. .

Al San Gerardo la nuova terapia per la malattia di Parkinson, approvata da pochi mesi in Italia. Nei giorni scorsi alla Clinica Neurologica della Fondazione Irccs San Gerardo è stato posizionato, alla prima paziente, un dispositivo per l’infusione continuativa di una formulazione di levodopa somministrabile per via sottocutanea (foslevodopa/foscarbidopa), il farmaco molto promettente di recente introduzione.

"La Malattia di Parkinson è una patologia neurodegenerativa per la quale la terapia con levodopa somministrata per via orale rappresenta tuttora il gold standard – afferma il professor Carlo Ferrarese, direttore della Struttura complessa di Neurologia (nella foto lo staff) –. Nelle fasi avanzate, la malattia è caratterizzata da blocchi motori e movimenti involontari eccessivi degli arti o del tronco, legati alle fluttuazioni dei livelli di levodopa nel sangue, nonostante la somministrazione più volte al giorno dei vari farmaci orali disponibili. La somministrazione sottocutanea continua di levodopa è una terapia all’avanguardia che permette una stimolazione dopaminergica più fisiologica e stabile".

La dottoressa Laura Brighina, responsabile del Centro per la malattia di Parkinson e disordini del movimento del reparto di Neurologia, sottolinea come l’infusione, effettuata tramite una micro-cannula inserita nello strato adiposo collegata mediante un tubicino a un dispositivo portatile, rappresenti una tecnica sicura, efficace e facilmente attuabile.

Il medico regola la somministrazione, secondo diverse velocità di infusione adeguate ai sintomi del singolo paziente, monitorati mediante specifici dispositivi indossabili. Questa tecnica innovativa permette l’eliminazione pressoché completa della terapia orale, determinando un miglioramento significativo della qualità della vita, del paziente e quindi dei familiari. "Abbiamo posizionato il primo dispositivo a gennaio riscontrando un ottimo controllo dei sintomi nella paziente, anche di notte mentre riposa, migliorando qualità della vita e autonomia nelle attività quotidiane".

Il trattamento verrà esteso ad altri pazienti con malattia di Parkinson avanzata e fluttuazioni motorie, selezionati dai neurologi del centro Parkinson della Fondazione IRCCS San Gerardo.