"Quello della sicurezza in città è un tema su cui porre attenzione, ma senza creare allarmismi". E per cui forse a breve sarà convocato "un Consiglio comunale ad hoc, almeno in parte a porte chiuse". L’assessore alla Sicurezza di Monza Ambrogio Moccia decide di fare chiarezza in Consiglio comunale dopo la rissa andata in scena in centro Monza sabato sera, in cui una trentina di ragazzi si sono scontrati a colpi di cinghie, bastoni e spranghe, terrorizzando i passanti, costretti in un certo numero a rifugiarsi nei locali di passaggio. "Rispetto a quanto uscito sulla stampa lunedì, ci tengo a precisare che, a quanto mi risulta dalla versione riportatami da un testimone oculare, la rissa avrebbe avuto il suo fulcro in piazza Carrobiolo, e non in via De Amicis - chiarisce l’assessore -, area su cui lo stesso testimone tanto tempo fa aveva già presentato un esposto per segnalare la sorta di “sabba“ che vi si verificano ogni sabato sera, anche se mai virulenti finora, ma comunque sempre fastidiosi".
Per Moccia il problema risiede in un "manipolo di persone in età molto verde che vanno accentuando la loro aggressività" e di cui promette "di farsi carico". Non però della movida monzese in sé, che invece sabato, con la silent disco – culmine finale dell’evento di piazza “Cosa abbiamo in Comune“ – ha dimostrato come con "un po’ di lavoro creativo", possa nascere "qualcosa di molto positivo in città", che faccia vivere "in armonia" la vita sociale. A sollecitare sul fronte sicurezza l’assessore Moccia, soprattutto il consigliere di Noi con Dario Allevi, Stefano Galbiati, che ha ribadito l’urgenza di un Consiglio comunale straordinario su questo tema – già chiesto da lui da qualche tempo –, e sottolineato la gravità dei fatti di malamovida andati in scena nel weekend. "Parliamo di 30 ’animali’ che hanno terrorizzato mezza città, massacrandosi di botte in mezzo a famiglie con passeggini, e per cui sono state ricoverate 20 persone - denuncia -, per non parlare dell’episodio che ha visto vittima un 14enne, massacrato di botte per due euro".