
È rimasto fermo in cantina, sotto un telo, per 44 anni, ma qualche giorno fa è tornato a mostrarsi in tutto il suo splendore, come se fosse appena uscito dalla fabbrica. Un esemplare rarissimo e perfetto in ogni suo dettaglio del mitico "Mondial Record 50 prima serie del 1966", vero e proprio "sogno proibito" di tanti ragazzini degli anni Cinquanta è tornata a far sentire il suo motre grazie all’infinita passione di Egidio Basilico. Ci sono volute circa 400 ore di lavoro distribuite in 6 mesi, e il risultato è un capolavoro. Il ciclomotore è tornato come nuovo, con pezzi originali della casa o, in qualche caso, ricostruiti alla perfezione. "Sono in pensione, ci ho lavorato con grande passione, senza guardare agli orari e nemmeno alle spese -racconta Egidio - Il motorino fu vinto da mio cugino Enrico di Saronno in una gara di atletica a Formia, in provincia di Latina". Durante il suo possessso fu montata la cosiddetta “trasformazione Monza“ della Minarelli, grazie alla quale poteva raggiungere anche i 115 kmh, poi il proprietario ne cambiò anche i colori.
"Arrivato all’età della patente, il cugino Enrico mi regalò il Mondialino e anche io lo modificai nei colori e anche nella parte del telaio, prima di passarlo a mio fratello Ambrogio che lo usò fino al 1976. Una volta mi venne rubato da casa, ma qualche giorno dopo un amico di Cogliate lo notò a Saronno e se lo fece restituire dal ladro e me lo riportò a casa, ottenendo anche una ricompensa da mio padre. Poi per più di 40 anni è rimasto sempre fermo, fino a quando ho cominciato a cercare in giro per mercatini i pezzi che mi servivano e ho deciso di iniziare il restauro". Un lavoro meticoloso, recuperando parti meccaniche, colori originali, cromature e nell’assoluto rispetto di tutte le caratteristiche con cui questo ciclomotore era uscito dalla fabbrica della casa fondata a Milano dai fratelli Boselli, che costruì moto capaci di diventare "10 volte campioni del mondo", come ricorda uno degli adesivi originali, che Egidio Basilico è riuscito a recuperare in un vecchio cassetto, nella busta che ricevette quando da 18enne scrisse all’azienda con sede in Corso Vercelli. "Li ho restaurati in digitale e fatti di stampare di nuovo prima di applicarli", puntualizza. Il ciclomotore funziona alla perfezione: come carburante ci vuole una miscela di benzina ed olio al 5%, poi si mette in moto e "canta" a meraviglia.
Gabriele Bassani