
L’arrivo del traffico dell’autostrada preoccupa chi vive nei tranquilli borghi della Brianza Est
Pedemontana, il borgo di Carnate schiacciato fra la tratta C e l’incubo della tratta D breve, il destino del comune in un’assemblea pubblica bipartisan, organizzata dal gruppo di minoranza Carnate Unita, ma alla quale ha partecipato anche la maggioranza.
Si è partiti dal dato di fatto, "il limbo" nel quale il centro del Vimercatese si ritrova incastrato. E in particolare la frazione di Passirano. Il progetto del maxi svincolo di Velasca, infatti, prevede un peduncolo in uscita verso via Donizetti al confine con Cascina Corrada: una strada dal calibro ridotto che "rischia di dover sopportare una mole di traffico insostenibile in arrivo dalla nuova autostrada". Ma non è il solo nodo. Carnate dovrà fare i conti anche con l’ultimo, controverso, pezzo dell’infrastruttura, da Usmate ad Agrate, contro il quale i comuni della zona si pongono. L’amministrazione Maggiolini è in prima fila: la sindaca ha firmato la diffida con tutti gli altri colleghi a Governo e Regione a proseguire con un progetto diverso da quello approvato e si sono affidati a un legale che sta lavorando sul fronte normativo per scongiurare le otto corsie, tre per senso di marcia più le due d’emergenza, che attraverserebbe il Parco Pan "devastandolo", si è ribadito all’incontro.
Terza minaccia, la TRMI17, la tangenzialina di Arcore, bretella che Pedemontana realizzerebbe come opera a compensazione di collegamento con Vimercate per spostare il traffico lontano dal centro dopo decenni di attesa. Un trait d’union del quale si parla da sempre. Una nuova strada a una corsia per senso di marcia che dalla rotonda della Bergamina toccherà Oreno e Velasca per poi connettersi sulla Sp177, tra Usmate-Velate e Carnate.
"L’ennesima arteria destinata a scaricare traffico sulla rete viabilistica locale". Le ripercussioni del nuovo assetto disegnato dall’infrastruttura hanno suscitato preoccupazione in tutta l’area. Vimercate ha promesso battaglia anche sui 60mila camion che attraverseranno Oreno in un anno per smaltire le terre di cantiere, ma non solo. L’amministrazione Cereda insieme a quella di Agrate guida la fronda che si oppone alla D breve, "un doppione della Tangenziale est – ripetono i primi cittadini da tempo – assolutamente inutile. Basterebbe potenziale quel che già, come fatto altrove". Il terminale dell’opera è al centro di uno scontro che non conosce sosta, ribadito all’assemblea. "Pedemontana? Inutile e dannosa".