Lavori agli sgoccioli, la grande bellezza tornerà al pubblico in primavera. Per il Giardino Sottocasa, lo spazio segreto rimasto fuori dalla portata della gente per decenni, è il momento del ritorno. Ieri, a Vimercate, amministratori, curatori, esperti hanno raccontato la rinascita e il futuro dei 27mila metri nascosti (su 61 ettari coinvolti nel restyling) pronti a farsi amare dai visitatori. Quando la città vinse, unica in Lombardia, insieme ad altri 99 centri italiani, un bando del ministero per il recupero del parco della Villa gli obiettivi erano due: restaurare e rivitalizzare. E oggi il Comune mantiene la promessa.
Arriva in porto un percorso lunghissimo avviato con l’acquisto della dimora settecentesca più di 20 anni fa, che Palazzo Trotti condivide con la famiglia Berlusconi, proprietaria della porzione privata dello storico complesso in via Vittorio Emanuele. Adesso, una guida, iniziative per scuole, gruppi organizzati e curiosi sono gli strumenti che trasformeranno il sogno in realtà. Un sito, giardinosottocasa.it, e un podcast raccontano tutto, ma proprio tutto su angoli verdi, tempietto, alberi monumentali, ginkgo e platani, che promettono di fare tutto esaurito. La speranza è che sia un successo come Ville Aperte, il circuito turistico che oggi si snoda su cinque province e che registra più di 52mila presenze alla volta, nato proprio qui, a due passi dal Giardino, al Must, il Museo del territorio ospitato nelle stanze della Villa. A fine cantiere si è arrivati grazie ai fondi del Pnrr, 2 milioni, per riportare agli antichi splendori quello che a tutti gli effetti è un monumento alla natura, simbolo dell’era delle connessioni sottolineato da uno dei suoi padri, l’agronomo Giovanni Sala, che ieri ha ricordato "l’impegno fuori dal Comune di Vimercate su questi temi".