A fare da raccordo tra associazioni di volontariato nel settore disabilità con fondazioni benefiche, Ats, aziende ospedaliere e Comuni della Brianza, ci pensa la Rete Tiki Taka. È il maxi progetto avviato nel 2017 all’interno del programma di Fondazione Cariplo dedicato al Welfare in Azione, che trova come garanti Fondazione della Comunità di Monza e Brianza, Consorzio Desio-Brianza e Caritas Zona Pastorale 5. "Il tema su cui vorremmo concentrarci nel 2025 – racconta il coordinatore, Giovanni Vergani – è sicuramente l’attenzione ai disabili gravi, oltre ai temi a noi cari dell’abitare per rendere indipendenti i giovani con disabilità e di conseguenza il lavoro e lo sport, per un’integrazione completa nella comunità". Il nucleo strategico della rete è composto da 45 realtà, ma in tutta la provincia ne mette in dialogo circa 200, tra cooperative sociali, consorzi, associazioni, fondazioni, gruppi informali e parrocchie. Anche per il progetto Uroburo e Villa Valentina ha organizzato le cordate composte da varie associazioni che contribuiscono alla realizzazione e ne beneficieranno. Uno strumento di raccordo, come spiega Vergani, è lo sportello TikiAscolta, strategico per focalizzare i bisogni localizzati. Si tratta di un servizio creativo che si manifesta sul territorio anche con momenti di aggregazione, tipo cene o aperitivi, per ascoltare bisogni vecchi e nuovi.
Da questo ha preso il via il Progetto Dama, mutuato dall’ospedale San Paolo, per personalizzare e agevolare l’accesso a visite ed esami all’ospedale di Vimercate, con l’aiuto di un medico e due infermieri. Nel 2024 ha preso in carico circa 300 pazienti dai 18 anni, per cui ha agevolato l’accesso a 1.700 prestazioni, calibrando le attività. Ha attivato circa 20 eventi di promozione e formazione per gli operatori, di cui più del 75% nell’ambito di TikiTaka. La Rete è coinvolta in circa 18 progetti finanziati dal Pnrr sui temi dell’abitare indipendente e del lavoro, per oltre 50 persone con disabilità, in coprogettazione insieme a enti e istituzioni del territorio, collaborando anche con Caritas Ambrosiana e Caritas Magenta e Garbagnate. "L’intenzione per quest’anno – anticipa Vergani sarà proprio sviluppare il ’modello Brianza’, esportandolo in altri territori". E intanto prosegue il tavolo di lavoro “Di casa in casa“, diretto da un’équipe di 10 persone, per formazione e approfondimento con le famiglie, per aiutare i disabili a “metter su casa“. Accompagna 39 realtà, fra associazioni, cooperative e istituti partecipanti al tavolo che ha prodotto nel tempo 22 progetti di avviamento stabile all’abitare, con 18 enti gestori, per 300 utenti, seguiti da un esercito di 100 operatori e 70 volontari.
C.B.