BARBARA CALDEROLA
Cronaca

La ricetta internazionale di PizzAut: “Cuciniamo al G7 della disabilità. È la nostra battaglia per la dignità”

I ragazzi autistici dei locali aperti da Nico Acampora scelti come chef ufficiali per l’appuntamento di Assisi. Il messaggio: "Il lavoro non è un favore e non è una terapia, è un diritto e un dovere anche per noi"

La ricetta internazionale di PizzAut: "Cuciniamo al G7 della disabilità. È la nostra battaglia per la dignità"

La Brigata di PizzAut scelta per cucinare ad Assisi al G7 della disabilità

"Noi gli ultimi del mondo cuciniamo per i grandi della Terra". Nico Acampora è con la sua brigata speciale ad Assisi, PizzAut è chef ufficiale del G7 della disabilità, il primo della storia sull’inclusione e il tema della diversità: un appuntamento che segnerà un prima e dopo.

A ingaggiare i giovani autistici, direttamente la ministra Alessandra Locatelli che ha voluto i ragazzi che gestiscono i ristoranti di Monza e Cassina dietro ai fornelli del forum che riunisce gli stati che possono davvero cambiare le cose. Primo obiettivo, "abbattere il pregiudizio - racconta il papà delle pizzerie - lo viviamo tutti i giorni tra i clienti nei nostri locali che ci dicono: ‘la pizza è anche buona’. Quell’anche tradisce il loro pensiero. È quello che deve cambiare". È questa la battaglia da portare avanti per il lavoro e la dignità, è questo l’obiettivo che dal 2017 l’impresa rincorre con tutte le proprie forze e con tutto il cuore.

"Facciamo pizze e i miei lavoratori sono lavoratori sul serio - sottolinea Acampora -. Oggi in servizio sono 41 autistici e 5 no e gli aut hanno cominciato a chiamare gli altri ‘minoranza etnica’. Vuole dire che le cose non sono più come prima. Siamo qui per testimoniare la nostra esperienza". Con sé da casa, il gruppo ha portato un messaggio potente: "Il lavoro non è un favore e non è una terapia: è un diritto e un dovere anche per noi, ragazzi disabili". Per l’occasione hanno creato la Pizza G7: fiordilatte, Gran biscotto, tartufo, gocce di sesamo tostato. A gustarsela saranno i leader di Stati Uniti, Canada, Giappone, Germania, Francia, Regno Unito e Italia. La prova del cuoco è domani, alla fine della trasferta di tre giorni: giudici, 250 commensali in arrivo da tutti i paesi ospiti al Castello di Solfagnano. L’emozione nello staff è alle stelle.

"Questa per noi è un’occasione unica di portare all’ordine del giorno dell’agenda del pianeta la necessità di rimboccarci le maniche insieme per i diritti e l’inclusione - conclude il fondatore -. Con Matteone, Leo, Andrea, Lorenzo, Edo, Simone e Beatrice, la ragazza autistica che vuole incontrare la delegazione Giapponese perché ha imparato da sola la lingua del Sol Levante, dimostreremo a tutti che un mondo migliore è possibile".