REDAZIONE MONZA BRIANZA

La sala prove speciale dell’oratorio

Il progetto musicale InTono a Monza promuove l'educazione multimediale e la cittadinanza digitale tra i giovani, con il supporto di diverse realtà locali e della Fondazione Comunità Monza e Brianza.

La sala prove speciale dell’oratorio

Il progetto musicale InTono a Monza promuove l'educazione multimediale e la cittadinanza digitale tra i giovani, con il supporto di diverse realtà locali e della Fondazione Comunità Monza e Brianza.

InTono è il nome del progetto musicale che nasce dai giovani per i giovani, all’oratorio di San Biagio. "Non abbiamo voluto creare una scuola di musica tradizionale, visto che in città ce ne sono di valide – racconta Silvia Boracchi, educatrice digitale e coordinatrice del progetto –, ma abbiamo creato un progetto di educazione multimediale, social e di prevenzione, con la rete Lime Education di cui fanno parte parrocchie, Fraternità Capitanio, associazioni musicali di Monza e Milano, con il supporto della Fondazione Comunità Monza e Brianza". Il progetto ha diversi volti. C’è una parte musicale con sala prove gestita da un giovane educatore, esperto musicista che sta terminando il percorso di formazione alla scuola milanese di musicoterapia e si occupa della parte espressiva del laboratorio. Silvia invece ha conseguito la laurea magistrale in Pedagogia, all’università Cattolica, specializzandosi nei nuovi media.

"Cerco di stimolare nei ragazzi lo spirito critico per un corretto stile di cittadinanza digitale. Trattiamo l’etica online, la responsabilità di ciò che si pubblica sul web, la prevenzione dell’odio e la condivisione consapevole". L’idea è nata proprio dai ragazzi, alcuni già educatori, che hanno pensato a un progetto per la loro fascia d’età. E così è nato il progetto del valore di 15mila euro, in parte raccolti dai ragazzi, con iniziative benefiche all’interno dell’oratorio, condizione necessaria per accedere al supporto della Fondazione. Dopo un’estate di grandi pulizie, allestimenti (nella foto), acquisto, montaggio e messa a punto delle strumentazioni, il progetto ha preso il via: ogni giovedì sera, dalle 19 alle 21, con ragazzi dell’oratorio, ma aperto anche a esterni.

C.B.