CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

La scuola del Tricolore e dell’Unità. Festa alla primaria Iqbal Masih

Sventolate 200 bandiere per l’incontro dei bambini con sindaco, arciprete, viceprefetta e forze dell’ordine. Grande emozione al quartiere Cederna. Pilotto: "Questo è il luogo in cui mettersi in gioco nelle periferie".

Grande partecipazione con i piccoli alunni della scuola primaria coinvolti nella Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione e della Bandiera tricolore

Grande partecipazione con i piccoli alunni della scuola primaria coinvolti nella Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione e della Bandiera tricolore

Duecento bandiere tricolori sventolanti ieri mattina alla scuola primaria Masih per festeggiare il 17 marzo (data della proclamazione dell’Unità d’Italia nel 1861), Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione e della Bandiera tricolore. "La scuola è il luogo della semina - spiega il sindaco Paolo Pilotto - il luogo in cui mettersi in gioco nelle periferie. Nel quartiere Cederna ci sono ceti e origini diverse. Abbiamo voluto alimentare il senso dell’appartenenza che consente la convivenza civile e il sentirsi parte di una comunità". Il quartiere Cederna è insieme al quartiere San Rocco quello che più di altri accoglie famiglie di svariate provenienze. In particolare, la scuola di via Luca della Robbia è intitolata al bambino pakistano attivista contro il lavoro minorile, come segno di inclusione. In questo contesto si inserisce la ricerca di un’identità comune e composita e quindi la festa dedicata alla bandiera tricolore. Il sindaco ha ricordato il tema del rispetto dei singoli e delle istituzioni che deve partire dagli adulti; ai grandi raccomanda di dedicare tempo ai più piccoli, perché non siano persi. Gli insegnanti di tutte le classi hanno anticipato la giornata con un lungo lavoro di preparazione in classe, trasversale a tutte le materie, trasmettendo i valori di uguaglianza, libertà, pace e giustizia, attraverso letture e filastrocche e accompagnando i bambini a comporre la bandiera tricolore, assemblandone i colori. Il verde, come hanno raccontano i bimbi di seconda, "è il colore della natura, della solidarietà e dell’uguaglianza; il bianco è il colore della purezza e della pace e il rosso il colore del sacrificio e della libertà. "Questi valori li viviamo tutti i giorni - ha sottolineato la dirigente Anna Cavenaghi - La nostra Costituzione non è lettera morta, chiusa in un cassetto, ma è viva e ispira la comunità". La preside ha ricordato l’articolo 34 "la scuola è aperta a tutti". Erano presenti, oltre al sindaco, rappresentanze di carabinieri, della guardia di finanza, dei vigili del fuoco, l’assessore alla Mobilità e l’arciprete monsignor Marino Mosconi che ha ricordato che il 21 marzo 1848 l’allora arciprete monsignor Francesco Zanzi espose il vessillo tricolore dal campanile del Duomo, animato dal sogno dell’unità d’Italia. L’arciprete ha ripercorso in pillole la storia d’Italia invitando gli insegnanti a stimolare i sogni e gli ideali universali. La vice prefetto Enrica Montagna ha ricordato il lungo percorso verso la proclamazione dell’unità d’Italia.