REDAZIONE MONZA BRIANZA

La sentenza letta in videoconferenza

Impossibile trovare un’aula che contenesse imputati e legali

Per l’emergenza Coronavirus la giudice per le udienze preliminari Cristina Di Censo ha letto la sentenza collegata in videoconferenza dal carcere per evitare che la presenza in aula degli imputati detenuti creasse assembramento a causa dell’impossibilità di garantire il distanziamento sociale tra le parti, tra cui non solo i 13 imputati ma anche i relativi avvocati, per la mancanza di un’aula sufficientemente ampia a contenere tutti senza il rischio di contagio da Covid-19. La pm Sara Mantovani aveva chiesto condanne fino a 12 anni di reclusione.

S.T.