Una pena dimezzata e un’assoluzione in appello per il Far West tra due gruppi di calabresi pronti a uccidere, che la mattina dell’11 luglio 2023 non hanno esitato a sparare a raffica almeno 14 colpi, da veicoli in corsa, in mezzo a un traffico sostenuto, vicino a case, negozi e un oratorio pieno di bambini.
Con il movente di un legame sentimentale interrotto tra una donna appartenente a una famiglia con un uomo dell’altro gruppo. I giudici di secondo grado hanno confermato la condanna a 9 anni di reclusione inflitta dal Tribunale di Monza nel processo abbreviato ai due fratelli di 28 e 48 anni, Cosimo e Giovanni Amato, residenti in Brianza, entrambi commercianti di materiali ferrosi. Scesa invece con patteggiamento da 9 anni a 7 anni e mezzo la pena per l’unico ferito nella sparatoria, il 56enne Mario Romeo e per uno dei due figli trentenni, venditori di auto usate, difesi dagli avvocati Raffaele Della Valle e Attilio Villa. L’altro figlio di Romeo, difeso dagli avvocati Amedeo Rizza e Raffaele Della Valle e condannato in primo grado a 8 anni, si è visto invece dimezzare la pena, rideterminata in 4 anni, per il riconoscimento delle attenuanti generiche e di minima partecipazione al fatto contestato per non avere esploso colpi di arma da fuoco. Assolto infine il parente che era stato condannato a 1 anno per favoreggiamento personale nei confronti dei fratelli Amato per avere fornito loro un’auto che avrebbe dovuto essere usata per la fuga. L’inchiesta dei carabinieri, coordinati dalla Procura di Monza, era stata chiamata Far West proprio per la modalità violenta del fatto accaduto in piena mattina, alle 11.15, lungo via Wagner a Seregno, quando i due gruppi armati a bordo di un furgone Iveco Daily 35 e una Fiat Punto si erano fronteggiati in uno scontro a fuoco che aveva interessato 400 metri di strada. Al termine dell’inseguimento il furgone era riuscito a dileguarsi mentre la Fiat Punto con padre e due figli a bordo, dopo essere stata colpita da vari proiettili e speronata, era finita contro il marciapiede. Mario Romeo, raggiunto da alcuni proiettili alla guida, era finito in ospedale. I carabinieri avevano identificato anche i due fratelli che erano a bordo del furgone Iveco Daily 35 e il 13 luglio li avevano arrestati in un’abitazione di Cesano Maderno.