CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

La spesa all’Agriparco. Orto, frutteto, vigna e arnie: "Qui si può cambiare vita"

Il progetto sperimentale “Accolti e raccolti“ per sostenere persone con disabilità "Ma vengono anche ex detenuti e chi deve scontare lavori socialmente utili".

Il progetto sperimentale “Accolti e raccolti“ per sostenere persone con disabilità "Ma vengono anche ex detenuti e chi deve scontare lavori socialmente utili".

Il progetto sperimentale “Accolti e raccolti“ per sostenere persone con disabilità "Ma vengono anche ex detenuti e chi deve scontare lavori socialmente utili".

In via Papini, periferia di Monza all’ombra dello stadio, la Fondazione Tavecchio ha già avviato un progetto di inclusione, vero cuore sociale del nascente centro polifunzionale Saporfare. È l’agriparco “Accolti e raccolti“, accreditato da Comune e Regione Lombardia come servizio sperimentale per sostenere persone con fragilità e disabilità in un percorso di autonomia sociale e professionale. Si tratta di uno spazio di 12mila metri quadrati che dal 2017 ospita un giardino sensoriale con vasche rialzate a portata di persone in carrozzina, un frutteto, un bosco, un apiario e un vigneto con 500 piante di Barbatella, da cui si ottengono 500 bottiglie di vino, con l’aiuto di Meregalli vini. L’agriparco è frequentato da circa 5mila persone all’anno tra cene benefiche, eventi aziendali, i dipendenti di Cisco che prestano la loro opera per la vendemmia. Periodo clou è l’autunno, quando molte scuole, dall’infanzia alle superiori, chiedono di poter visitare orto, apiario e poter partecipare alla vendemmia. Gli studenti della sezione agraria dell’istituto Mapelli vengono a sperimentare dal vivo le tecniche di coltivazione soprattutto per il vigneto e coltivazione delle 60 piante del frutteto, ereditate da Expo 2015. Si può adottare una vite, per 40 euro all’anno e ricevere in dono una bottiglia di Barbera delle Langhe, o una pianta del frutteto e avere due vasetti di marmellata. Gli aspiranti cuochi della scuola Borsa, trepidanti e un po’ insicuri si occupano del catering di eventi aziendali. Agriparco è una realtà portata avanti da tre impiegati amministrativi e 6 volontari fissi che con passione e dedizione vengono a pulire e disinfestare le piante da frutto e di vite. Ma il progetto Agriparco è sostenuto anche dai 60 volontari che fino a qualche mese fa si occupavano dei trasporti sanitari per disabili (servizio dismesso dalla Fondazione), continuano ad andare tutti i giorni per la manutenzione dell’orto e del frutteto.

È una comunità composita l’Agriparco. Vi approdano persone con disagio psichico dai Centri psico-sociali che qui possono fare un tirocinio e qui trovano un motivo per alzarsi al mattino e tanti amici. "Arrivano da noi persone che hanno perso il lavoro – racconta Alessio Tavecchio –, persone in riabilitazione dopo un periodo in carcere, oppure persone che hanno commesso infrazioni lievi e sono in riabilitazione sociale. L’agriparco promuove quindi sostenibilità ambientale, economica e sociale, tanto da soddisfare 16 su 17 obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu. Il 17esimo? Il ripopolamento della fauna ittica. Quello non l’abbiamo ancora, ma con BrianzAcque pensiamo di studiare un’idea al riguardo".