In via Papini, periferia di Monza all’ombra dello stadio, la Fondazione Tavecchio ha già avviato un progetto di inclusione, vero cuore sociale del nascente centro polifunzionale Saporfare. È l’agriparco “Accolti e raccolti“, accreditato da Comune e Regione Lombardia come servizio sperimentale per sostenere persone con fragilità e disabilità in un percorso di autonomia sociale e professionale. Si tratta di uno spazio di 12mila metri quadrati che dal 2017 ospita un giardino sensoriale con vasche rialzate a portata di persone in carrozzina, un frutteto, un bosco, un apiario e un vigneto con 500 piante di Barbatella, da cui si ottengono 500 bottiglie di vino, con l’aiuto di Meregalli vini. L’agriparco è frequentato da circa 5mila persone all’anno tra cene benefiche, eventi aziendali, i dipendenti di Cisco che prestano la loro opera per la vendemmia. Periodo clou è l’autunno, quando molte scuole, dall’infanzia alle superiori, chiedono di poter visitare orto, apiario e poter partecipare alla vendemmia. Gli studenti della sezione agraria dell’istituto Mapelli vengono a sperimentare dal vivo le tecniche di coltivazione soprattutto per il vigneto e coltivazione delle 60 piante del frutteto, ereditate da Expo 2015. Si può adottare una vite, per 40 euro all’anno e ricevere in dono una bottiglia di Barbera delle Langhe, o una pianta del frutteto e avere due vasetti di marmellata. Gli aspiranti cuochi della scuola Borsa, trepidanti e un po’ insicuri si occupano del catering di eventi aziendali. Agriparco è una realtà portata avanti da tre impiegati amministrativi e 6 volontari fissi che con passione e dedizione vengono a pulire e disinfestare le piante da frutto e di vite. Ma il progetto Agriparco è sostenuto anche dai 60 volontari che fino a qualche mese fa si occupavano dei trasporti sanitari per disabili (servizio dismesso dalla Fondazione), continuano ad andare tutti i giorni per la manutenzione dell’orto e del frutteto.
È una comunità composita l’Agriparco. Vi approdano persone con disagio psichico dai Centri psico-sociali che qui possono fare un tirocinio e qui trovano un motivo per alzarsi al mattino e tanti amici. "Arrivano da noi persone che hanno perso il lavoro – racconta Alessio Tavecchio –, persone in riabilitazione dopo un periodo in carcere, oppure persone che hanno commesso infrazioni lievi e sono in riabilitazione sociale. L’agriparco promuove quindi sostenibilità ambientale, economica e sociale, tanto da soddisfare 16 su 17 obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu. Il 17esimo? Il ripopolamento della fauna ittica. Quello non l’abbiamo ancora, ma con BrianzAcque pensiamo di studiare un’idea al riguardo".