ALESSANDRO SALEMI
Cronaca

La tegola su piazza Cambiaghi. I nuovi parcheggi finiscono al Tar. Edilcentro: "Fuori dagli accordi"

La società che ha venduto al Comune è proprietaria dell’autosilo da oltre 400 posti realizzato sotto l’area. Ora si ritiene danneggiata dagli stalli pubblici appena inaugurati in superficie: "Annullate quella delibera".

L’operatore privato chiede che sia annullata la delibera con cui la giunta ha istituito il parcheggio di circa 150 posti

L’operatore privato chiede che sia annullata la delibera con cui la giunta ha istituito il parcheggio di circa 150 posti

Grane per il parcheggio appena aperto in piazza Cambiaghi. L’iter che ha portato l’enorme area monzese ad essere riqualificata e ad assolvere alle stesse funzioni di prima potrebbe essere bruscamente interrotto dal ricorso presentato al Tar dalla società Edilcentro che chiede la sospensione degli stalli a strisce blu.

La società privata, che gestisce l’autosilo da 441 posti (Duomo Parking) connesso al plesso urbanistico ed è proprietaria del complesso immobiliare, chiede che sia annullata la delibera con cui la giunta ha istituito l’area di parcheggio di circa 150 posti.

Secondo la società che il servizio comunale pregiudicherebbe gli incassi del silo. Non solo: non sarebbe stato previsto dalla convenzione firmata tra le due parti (nel febbraio ‘24) che ha permesso di trasferire la proprietà dell’intera piazza al Comune. Il primo pronunciamento del Tar potrebbe arrivare in tempi celeri, in quanto per ora si tratterebbe solo di una sospensiva in attesa di entrare nel merito della questione a livello giuridico. L’amministrazione comunale si dichiara intanto convinta della legittimità della propria scelta. "Noi il parcheggio l’abbiamo attivato il 26 febbraio e Edilcentro ha notificato il ricorso oggi (l’altro ieri per chi legge, ndr) – chiarisce il vicesindaco e assessore al Patrimonio Egidio Longoni durante il Consiglio comunale –. Quindi, di fatto, vedremo. È chiaro che, con l’ufficio legale e l’assessore alla Legalità Ambrogio Moccia, dovremo capire la strategia difensiva per ribadire che per noi è un servizio pubblico in termini di piazza".

L’assessore risposto a un’interrogazione del consigliere comunale di Fratelli d’Italia Marco Monguzzi, che già in passato aveva sollevato la preoccupazione in aula. In generale il centrodestra si era fatto sostenitore della tesi che sarebbe stato probabile un ricorso di Edilcentro dopo il ripristino dei parcheggi, in quanto nella convenzione firmata lo scorso febbraio non si specifica la previsione del ripristino degli stalli. La stessa convenzione originaria dell’88 non prevede la sosta in superficie, la quale è stata concessa dal privato nel 2006 come misura temporanea per la realizzazione dell’autosilo in piazza Trento e Trieste. In ogni caso il vicesindaco chiarisce che la trattativa tra amministrazione e privato non ha mai visto accordi convenzionali che non siano quelli passati dal vaglio dell’aula consiliare. "Noi abbiamo una convenzione che risale all’89, confermata all’interno del Consiglio comunale in tutto il suo impianto, approvata a fine 2023 – puntualizza Longoni –. Quella è la convenzione patrimoniale che noi nel febbraio del ’24 abbiamo firmato con la delega del dirigente al patrimonio dal notaio, insieme alla proprietà. E noi ci atteniamo a quel perimetro: cosa che ci ha fatto scegliere di mettere l’area a servizi, tra cui il parcheggio".