
Mario De Giorgio, Movimento 5 Stelle
Via libera in consiglio comunale all’adozione della Variante Generale di Piano di governo del territorio: è scontro tra maggioranza e opposizione sui contenuti del nuovo strumento di pianificazione urbanistica. Se per la maggioranza si tratta di uno strumento che introduce un approccio più razionale ai piani di attuazione e di recupero, riducendo comunque il consumo di suolo, le volumetrie e il numero di abitanti previsto rispetto al Pgt vigente, per le opposizioni ci sono diversi aspetti controversi. Secondo Movimento 5 Stelle, Pd e Limbiate Solidale, il nuovo Pgt non rappresenta una svolta.
"Sostanzialmente l’area interessata da grandi operazioni era e resta l’ex cava Ferrari. Nove ambiti di trasformazione su 14 e due di rigenerazione urbana sono infatti concentrati lì", si legge nel documento unitario prodotto dalle tre liste d’opposizione. "Cambia la gestione dell’housing sociale attraverso un fondo che si incrementerà col pagamento da parte dell’operatore del 40% degli oneri di costruzione dopodiché questo fondo dovrà servire per la costruzione di edifici in edilizia agevolata".
Per Mario De Giorgio del Movimento 5 Stelle, l’housing sociale a Villaggio del Sole e a Mombello "creeranno due nuovi ghetti, in barba a quel principio di inclusione che vuole assieme il ricco e il povero e non cittadini di serie A o serie B". I consiglieri di Limbiate Solidale, Giancarlo Brunato e Daniele Lodola, hanno evidenzianto consumo di suolo, mancanza di collegamento tra interventi di natura tecnica e impatto sociale. Infine "i quartieri rimangono senza quei servizi civici che invece sono il sale per una vita comunitaria" e "le iniziative previste nei centri storici sanno tanto di interventi fini a se stessi come quello di abbellire con una nuova ripavimentazione il tratto di strada di via Mazzini e via Trento".
Per il Pd Cristina Ursino e Domenico Di Lucca sottolineando: "Emergono contraddizioni e carenze che evidenziano la mancanza di regia e di strategia, modelli ormai superati, privi di una reale idea di trasformazione urbana. Manca una visione incisiva per il centro storico, per le aree dismesse e, in generale, per la rigenerazione urbana che possa valorizzare il territorio senza consumarne ulteriormente le risorse".
Gabriele Bassani