
Crippa In un film tratto da un racconto di Stephen King, “Le ali della libertà“, il protagonista, il bancario Andy Dufresne,...
Crippa
In un film tratto da un racconto di Stephen King, “Le ali della libertà“, il protagonista, il bancario Andy Dufresne, in galera ingiustamente per un omicidio che non ha commesso, a un certo punto si barrica nell’ufficio del direttore del carcere e collega un giradischi all’altoparlante per far ascoltare a tutta la popolazione carceraria oppressa da un feroce regime detentivo un brano tatto dalle Nozze di Figaro di Mozart. Vuole fare assaporare ai “compagni” di detenzione un respiro di libertà, quello che solo la musica può regalare, e lo fa pur essendo consapevole che una volta che le guardie avranno abbattuto la porta dovrà pagare a caro prezzo il suo gesto di ribellione.
Una situazione che, fatte le debite proporzioni, potrebbe ricordare quanto avvenuto negli scorsi giorni in un minuscolo paese brianzolo.
Nel 2020, in pieno lockdown, mentre la gente per farsi coraggio prometteva che un giorno saremmo tornati tutti ad abbracciarci e dai balconi si improvvisavano a volte piccoli scambi di gentilezza, un uomo aveva preso ad aprire le finestre di casa tutte le sere per diffondere in filodiffusione un po’ di musica con cui alleviare le angosce del vicinato. Tutto molto dolce, fino a quando un vigile urbano però una sera non aveva pensato di fermarsi e strappare personalmente tutto l’impianto stereo dal suo davanzale. Ne era nato un alterco e qualche giorno più tardi all’uomo era arrivata anche una multa salata per oltraggio a pubblico ufficiale.
Andy Dufresne nel film si vendicava evadendo incredibilmente dal carcere. All’uomo di Barlassina, in un paese in cui si punivano i buoni sentimenti, è bastato fare ricorso e, dopo 5 anni di processi, lo ha pure vinto.
A suo favore hanno testimoniato anche i suoi vicini di casa, quelli che secondo il vigile avrebbe disturbato con la sua musica.