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L’Ala Nord in attesa: "Lavori troppo costosi e spazi già occupati"

Le opere della Pinacoteca della Villa Reale di Monza sono attualmente nel deposito storico senza una collocazione permanente. L'assessora alla Cultura propone mostre a rotazione nei Musei civici, ma sottolinea la necessità di valorizzare la storia dell'edificio prima di trasformarlo in una pinacoteca.

L’Ala Nord in attesa: "Lavori troppo costosi e spazi già occupati"

In virtù delle tante e variegate opere di proprietà del Comune un tempo esposte alla Pinacoteca della Villa Reale, circa 2mila, e dal 1984 finite nell’ampio deposito dello storico complesso monumentale - dove risultano catalogate e curate - ci si chiede che ne sarà di loro, se mai troveranno un luogo dove essere esposte in maniera permanente.

Sul breve termine parrebbe però non possano esserci novità. "L’ala nord della Villa Reale chiusa negli anni ’80, che ospitava la Pinacoteca, non è ancora stata ristrutturata – spiega l’assessora alla Cultura, alla Villa Reale e al Parco di Monza Arianna Bettin – così come altre ampie porzioni del complesso monumentale. Di fatto le zone agibili della Villa, in particolare quella centrale, hanno già spazi occupati o fruiti. Pertanto è difficile oggi trovare una collocazione alle oltre 2mila opere tra tele, reperti, ceramiche, armi da fuoco, e varie altre produzioni che abitano il deposito della Reggia. Quello che si può fare – prosegue l’assessora – è continuare ad esporli a rotazione con mostre a tema nei Musei civici. Sappiamo che i restauri strutturali richiedono stanziamenti davvero ingentissimi".

Da qui però l’assessora ci tiene a fare una riflessione di più ampio spettro sulla Villa Reale: "Dobbiamo anche riflettere su come vogliamo interpretare la Villa Reale: se come contenitore di opere o produzioni di vario genere, che, per quanto di valore, sono estranei alla sua storia, o come bene da lasciare al suo stato originario e da far conoscere e scoprire attraverso un percorso storico che valorizzi l’edificio, come avviene a Caserta o nelle grandi regge europee".

"L’approccio prevalente a Monza storicamente – continua Bettin – è stato quello di pensarla come contenitore. La mostra in corso di “Reggia contemporanea“ ci dimostra in effetti come la Villa si adegui bene anche ad adattamenti di questo tipo, creando scenari suggestivi. Io credo però che prima bisogna puntare a far crescere la valorizzazione del bene in quanto tale, in senso storico, e solo dopo si può pensare di farla tornare, in parte, una pinacoteca".

A.S.