CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

"L’analisi dei materiali avrebbe rivelato subito il lavoro del trapano"

Nell’estate del 1984, in occasione del centenario della nascita di Amedeo Modigliani, il Museo Progressivo di Arte Moderna di...

Nell’estate del 1984, in occasione del centenario della nascita di Amedeo Modigliani, il Museo Progressivo di Arte Moderna di...

Nell’estate del 1984, in occasione del centenario della nascita di Amedeo Modigliani, il Museo Progressivo di Arte Moderna di...

Nell’estate del 1984, in occasione del centenario della nascita di Amedeo Modigliani, il Museo Progressivo di Arte Moderna di Livorno decise di allestire una mostra in omaggio al suo cittadino più illustre. La direzione del Museo e il Comune decisero di utilizzare delle scavatrici per perlustrare il Fosso Mediceo, dove si riteneva che Modigliani avesse gettato alcune sculture. Passarono giorni, ma delle sculture di Modigliani nessuna traccia. A quel punto tre giovani studenti di Livorno, Pietro Luridiana, Pierfrancesco Ferrucci e Michele Ghelarducci, decisero di mettere in atto una delle più grandi beffe nel mondo dell’arte: la creazione e il ritrovamento delle false teste di Amedeo Modigliani.

Il piano funzionò. Gli esperti d’arte, tra cui alcuni dei più noti storici e critici d’arte italiani, da Giulio Argan a Vittorio Sgarbi, confermarono l’autenticità delle opere. La beffa fu rivelata a settembre quando i tre studenti, poco prima della presentazione del libro che doveva consacrare definitivamente il valore mondiale della scoperta, in un’intervista al settimanale Panorama, dichiararono di essere gli autori delle teste, realizzate con un trapano elettrico. "Già allora le competenze in materia di identificazione dei falsi erano avanzate – spiega la professoressa Viviana Guidetti (in foto), chimica, già esperta di lapidei e metalli per Siremont, società del Gruppo Montedison che si occupa di diagnosi e conservazione dei beni culturali (oggi è assessora alle biblioteche) –. I certificati di autenticità possono essere rilasciati da storici dell’arte, basandosi sull’aspetto stilistico. Ma è più sicuro chiedere il supporto dei tecnici che svolgono le analisi archeometriche che forniscono dati accurati su materiali, microelementi e isotopi. Con un’analisi tecnica approfondita sarebbe stato facile distinguere i solchi lasciati dal trapano dallo scalpello di Modigliani".

C.B.