
Da Pasquetta al 25 Aprile: successo per i primi eventi dalla riapertura. Inizia una nuova fase per la struttura gestita dalla cooperativa Solleva.
Tornano i visitatori, 25 aprile allo Stallazzo e prima ancora per il pranzo di Pasquetta fra natura e cultura. Successo per i primi eventi all’antica stazione di posta che presidia l’Adda, l’unica in un raggio di 30 chilometri, a un anno dalla slavina che ha bloccato le sponde a Cornate e che a inizio dicembre era stata costretta dalla mancanza di passaggio a chiudere i battenti. Il coraggio della cooperativa Solleva che gestisce la struttura e dà lavoro a persone svantaggiate è stato premiato dalla gente. Curiosi e appassionati sono tornati da queste parti. Menu studiato per l’occasione e un sole imprevisto hanno fatto il resto. La frana c’è ancora, ma non frena la voglia di normalità che si respira nel locale. A spingere in questa direzione, un milione e mezzo di euro messo sul piatto dalla Regione per rimediare alla calamità e 4mila firme di solidarietà raccolte online dalla coop per la riapertura dopo 117 giorni di stop. Il presidente Luigi Gasparini ha parlato "di una nuova fase di speranza per continuare nei nostri propositi: dare lavoro inclusivo e offrire un servizio agli amanti delle bellezze del posto". L’impossibilità di percorrere l’alzaia interrotta aveva fatto perdere a Solleva l’80% degli introiti. Tutta colpa del maltempo e del dissesto idrogeologico che con le piogge torrenziali della scorsa primavera avevano causato lo smottamento e la chiusura della ciclopedonale, una delle vie più battute della Lombardia. La slavina aveva bloccato la riva del Naviglio e provocato il cedimento del terreno, il crollo della strada e del guardrail. Gli scorci sono molto frequentati e anche celebri grazie a Leonardo che ha fissato per sempre i paesaggi fra le due centrali idroelettriche Bertini ed Esterle nelle sue tele.
La Provincia brianzola ha pagato con 30mila euro di fondi propri uno studio propedeutico al cantiere. E il Pirellone ha stanziato i fondi, in arrivo dalle concessioni delle grandi derivazioni idroelettriche. Si lavora a progetti per lo sviluppo di una rete per la promozione del turismo culturale "facendo tesoro delle risorse e delle indicazioni fornite dalle istituzioni e da vari soggetti al lavoro sul territorio - sottolinea la cooperativa -. La collaborazione tra pubblico e privato sociale è la ricetta migliore per il rilancio dell’area".