GUALFRIDO GALIMBERTI
Cronaca

L’archivio di Letizia Moratti. Una mostra sui diritti universali

Inaugurato a Palazzo Arese Borromeo il Progetto Genesi, la madrina: "L’arte può far riflettere"

A Palazzo Arese Borromeo la cerimonia con Letizia Moratti per l’inaugurazione del “Progetto Genesi. Arte e diritti umani“

A Palazzo Arese Borromeo la cerimonia con Letizia Moratti per l’inaugurazione del “Progetto Genesi. Arte e diritti umani“

Una mostra per far riflettere su temi fondamentali. Si è svolta ieri mattina a Palazzo Arese Borromeo la cerimonia di inaugurazione di “Progetto Genesi. Arte e diritti umani“, mostra di livello internazionale dell’Associazione Genesi. A fare da madrina Letizia Moratti, che ha dato vita a questo progetto e che ha accettato di esporre la sua collezione privata. "Sono da sempre appassionata di arte - ha raccontato - credo che sia anche messaggera: attraverso l’arte si può riflettere su questioni urgenti e drammatiche. Per questo, dal 2021, abbiamo iniziato a creare questa mostra su arte e diritti, con opere di artisti famosi accanto a lavori di giovani emergenti".

Il progetto itinerante è partito nel 2021. Nel 2024 è stato a Gubbio, Pavia e Torino. Ora a Cesano Maderno fino all’1 dicembre. A Cesano Maderno per la prima volta vengono esposte tutte le opere della collezione, oltre una settantina rispetto alle 32 del 2021. Un percorso articolato in sei sezioni, che invitano a riflettere su temi strettamente legati. "Si parte con la sezione dedicata alla memoria di un popolo - ha spiegato Moratti -, alle radici, alle tradizioni. Si prosegue attraverso l’identità multiculturale perché proprio grazie alla conoscenza di noi stessi possiamo dialogare con altri, con le loro storie, con le loro religioni. La terza sezione è dedicata alle vittime del potere, perché non sempre i governi rispettano i loro cittadini. Il percorso continua con il colore della pelle, visto che oggi c’è ancora molta discriminazione per questo motivo. Si passa poi alla condizione femminile. E credo che la donna abbia un compito importante nel trasmettere la cura della persona, ciò che siamo, l’attenzione verso l’altro. Il percorso artistico si conclude con una sezione dedicata all’ambiente". Moratti ha spiegato anche qual è l’obiettivo che si è prefissata di raggiungere: "Proponiamo opere di denuncia, ma insieme vogliamo lasciare anche un messaggio di speranza. Proprio per questo importante dev’essere il coinvolgimento delle scuole". Su questo tema, ha subito trovato la piena condivisione dell’amministrazione comunale: ancora prima dell’apertura della mostra già raccolte prenotazioni da parte delle scuole per un totale di 1.500 ragazzi. Altri si aggiungeranno in questi due mesi. "La mostra è di una qualità davvero eccezionale e di respiro internazionale – ha commentato il sindaco Gianpiero Bocca -. Ha anche contenuti importanti oltre che l’obiettivo fondamentale di farci riflettere in un periodo in cui si sono tante brutture intorno a noi".