CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

L’arte che aiuta a riflettere. Il barcone dei migranti attracca alla Cappella espiatoria

Con “La Rotta“ Angelo Caprotti illustra le differenze tra la morte del re e quella dei disperati. Si può visitare gratis sull’area monumentale del ministero della Cultura fino al 30 settembre.

Con “La Rotta“ Angelo Caprotti illustra le differenze tra la morte del re e quella dei disperati. Si può visitare gratis sull’area monumentale del ministero della Cultura fino al 30 settembre.

Con “La Rotta“ Angelo Caprotti illustra le differenze tra la morte del re e quella dei disperati. Si può visitare gratis sull’area monumentale del ministero della Cultura fino al 30 settembre.

Il barcone dei migranti attracca alla Cappella espiatoria. È l’opera “La Rotta“ di Angelo Caprotti, tra i protagonisti di M@D - Monza Arte Diffusa, l’iniziativa del Comune di Monza in collaborazione con LeoGalleries. Durante la rassegna, iniziata lo scorso luglio, la città si popola di sculture e installazioni d’arte contemporanea, con collocazioni spesso ardite e sorprendenti.

Il giardino della Cappella Espiatoria, sito del ministero della Cultura gestito dalla direzione regionale Musei Nazionali Lombardia, accoglie per l’occasione l’opera site-specific dell’artista monzese Angelo Caprotti. Nel giardino della Cappella appare lo scheletro di una imbarcazione, composto da alcuni pezzi di legno provenienti da barche naufragate assemblati con altri recuperati nelle discariche monzesi o portate dalla piena del Lambro. Rappresenta un grido, volto a ricordare tutti i migranti dimenticati, uomini, donne e bambini, che hanno incontrato la morte al largo delle coste del Mediterraneo. "Ho voluto mettere a confronto un illustre scomparso come il re Umberto I, per la cui morte è stato costruito l’eloquente monumento della Cappella espiatoria – spiega l’artista monzese – e i molti morti ai quali non sappiamo nemmeno dare un nome. Lungi dal promuovere un evento antimonarchico vorremmo innescare una riflessione sul senso del ricordo e sul diritto alla dignità di tutti gli esseri umani". La Rotta è collocata di fronte all’ingresso della cripta, nel giardino, con la prua orientata non casualmente verso nord. "Tutto ritorna: persino l’anarchico Gaetano Bresci, autore del regicidio, ha trascorso i suoi primi mesi di carcere a Lampedusa, dove arriva oggi parte dei migranti verso l’Italia". "L’arte contemporanea – prosegue la direttrice della Cappella espiatoria Giuseppina Di Gangi – può aiutarci a rileggere i luoghi della cultura, dell’arte e della memoria, arricchendoli di significati sempre nuovi. Caprotti qui riesce a farci riflettere, lavorando per antitesi, accostando la storia del monumento a uno dei grandi temi dell’attualità".

L’opera è visitabile gratuitamente fino al 30 settembre, tutti i giorni dal martedì alla domenica dalle 9 alle 14, il venerdì e il sabato dalle 9 alle 19. Mercoledì 25, alle 16.30 la direttrice Giuseppina Di Gangi e lo storico dell’arte Michele Tavola condurranno una visita guidata.