ALESSANDRO SALEMI
Cronaca

L’associazione dei giovani: "Progettiamo il futuro"

Mario Mason Paola e Silvio Massignan, cresciuti insieme in oratorio hanno deciso di coinvolgere i coetanei sui temi di cultura, psicologia e società.

Mario Mason Paola e Silvio Massignan, fondatori di “Progettare il futuro“

Mario Mason Paola e Silvio Massignan, fondatori di “Progettare il futuro“

Chi l’ha detto che i giovani non parlano e non si interessano di cultura? La storia di Mario Mason Paola e Silvio Massignan, amici cresciuti insieme in oratorio a Bovisio Masciago, dimostra il contrario: dalla loro sensibilità sociale e voglia di conoscenza, maturata con successo in una pagina social gestita insieme, è fiorita un’associazione culturale che ora ha sede allo Sportello giovani di Bovisio Masciago, in piazza San Martino 7. "Ci chiamiamo “Progettare il futuro“, come la nostra pagina Facebook, perché riteniamo che parlare di attualità affrontando i problemi sociali sia il modo migliore per gettare i semi per un futuro migliore - dichiara Mario Mason Paola -. Siamo attivi da gennaio e organizzeremo presto incontri aperti alla cittadinanza in cui discutere dei temi più sensibili: violenza di genere, povertà educativa e bullismo, collaborando con psicologi ed educatori".

"Fare divulgazione su questi argomenti - continua - è utile a creare non solo una conoscenza più approfondita dei fatti di cronaca, che solo se esaminati possono essere compresi nelle loro cause, ma anche a far riflettere le persone, innanzitutto noi giovani, su ciò che non va in sé stessi, che bisogna cercare di migliorare". I due giovani, entrambi 28enni, non hanno professionalità legate al mondo socio-culturale, ma da sempre per passione studiano, leggono i giornali e sono attivi nell’associazionismo. "Io sono impiegato in una società di consulenza e Silvio è operaio in una ditta di macchinari aziendali - spiega ancora Paola -, ma siamo cittadini attivi da parecchio tempo. Io fino a poco tempo fa ero volontario all’associazione Spazio Vita di Nova Milanese, dando ripetizione a bambini diversamente abili". "L’idea di fare un’associazione ci è venuta a seguito di una mia esperienza - chiarisce -, e cioè dopo aver assistito a una brutta lite di una coppia per un futile motivo. Di getto scrissi un mio pensiero contro la violenza verbale sulla nostra pagina, durante il periodo del Covid, ed ebbi tante persone che mi contattarono parlando delle loro esperienze". "Appena io e Silvio ci rivedemmo di presenza, fu lui a suggerirmi l’idea di un’associazione. Vogliamo che le persone parlino anche di presenza delle loro esperienze, confrontarci, e trovare le risposte nella letteratura, nell’arte, nella sociologia e nella psicologia. Insomma, nella cultura".