CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

L’autonomia chiavi in mano. Un condominio ’speciale’ nell’ex asilo abbandonato

È pronta la residenza abitativa per disabili realizzata dall’associazione Uroburo a Cederna: appartamenti in cui allenare la propria indipendenza anche con il sostegno dei vicini.

È pronta la residenza abitativa per disabili realizzata dall’associazione Uroburo a Cederna: appartamenti in cui allenare la propria indipendenza anche con il sostegno dei vicini.

È pronta la residenza abitativa per disabili realizzata dall’associazione Uroburo a Cederna: appartamenti in cui allenare la propria indipendenza anche con il sostegno dei vicini.

L’autonomia trova casa. Quartiere Cederna, in via Pascarella. Lì oggi aprirà Casa Uroburo, la residenza abitativa per disabili dell’associazione Uroburo con una cordata di associazioni (cooperativa Meta, Novo Millennio, Il Brugo, L’Iride, Sociosfera e Solaris). La Casa Uroburo sarà una residenza attiva per persone con lieve disabilità ed è stato ideato e curato con “Quelli del venerdì“. "I lavori di ristrutturazione sono finiti – spiega Giorgio Giani, presidente di Uroburo –, i mobili ci sono, da ora in poi sarà un progetto fatto di persone". La persona disabile adulta ha desiderio di autonomia e differenziazione dalla propria famiglia. Come tutti. L’abitare da soli diventa una tappa importante che non può essere pensata solo dopo che mancano i genitori, ma fa parte di un processo di crescita pensato e realizzato per tempo. Quindi l’associazione ha progettato una struttura per 8 persone.

Al piano rialzato ci sarà un appartamento per 4 disabili, oltre a un bilocale per una famiglia con difficoltà abitative, per creare una situazione di mutuo aiuto. Al primo piano un altro appartamento per 4 disabili, più 2 bilocali per studenti, a prezzi calmierati, anch’essi disposti a prestare collaborazione alle persone disabili. "L’intenzione – sottolinea Giani – è di creare una residenzialità fissa. Poi vedremo con le famiglie le modalità di inserimento". Il Comune di Monza, attraverso un bando pubblico ha concesso a Uroburo l’immobile - un ex asilo - in diritto di superficie per 30 anni, in cambio della sua ristrutturazione. L’immobile, che era in stato di abbandono da circa 20 anni, si trova in zona centrale rispetto al quartiere di Cederna, un quartiere molto attivo, ben servito dai mezzi pubblici e sul quale stanno confluendo una serie di investimenti importanti per renderlo ancora più vivibile. Il progetto ha un valore di circa 900mila euro, di cui 240mila da Fondazione Cariplo, altri 200mila sono fondi Pnrr ad hoc e il resto è arrivato da donazioni. E fino al 2026 il Comune dispone di fondi Pnrr, circa 400mila euro, per la gestione. Per questo è stato indetto un bando, vinto da una cordata di cooperative sociali del territorio che se ne occuperanno in co-progettazione con Uroburo e i servizi sociali del Comune. Per entrare gradualmente nel tessuto sociale del quartiere, Uroburo ha già avviato accanto alla chiesa parrocchiale l’iniziativa di un orto di quartiere chiamato “Grani di Pepe“. La Parrocchia ha dato in concessione il terreno che, dopo anni di abbandono e un’impegnativa opera di pulizia, è ora curato e coltivato sia da volontari sia da disabili che sperimentano la fatica di seminare, coltivare, raccogliere i frutti della terra e questi ultimi al contempo sviluppano le loro doti di autonomia.

Sono stati organizzati laboratori con la Cooperativa Lambro, la scuola elementare e media ed è inoltre attiva una collaborazione con l’Istituto Borsa. “Grani di Pepe“ è diventato un luogo di incontro per gli abitanti di Cederna, alcuni si fermano a dare una mano, colgono i prodotti dell’orto, lasciando un contributo economico che permette di migliorare e diversificare la produzione. Questo progetto ha permesso di avvicinare tante persone, sensibilizzare al tema della disabilità e coltivare rapporti utili per la futura residenza, sia come possibili volontari sia di buon vicinato con abitanti ed esercizi commerciali della zona. Il progetto di Uroburo rientra fra le iniziative di TikiTaka, rete progettuale finanziata da Fondazione Cariplo che mira a creare un tessuto sociale che renda vivibile la città da parte delle persone portatrici di disabilità o di fragilità. All’inaugurazione di oggi, alle 15, parteciperà anche il gruppo musicale del quartiere Sarabanda.