
“Fino in fondo“ Trenta scatti fra immagini di accudimento e rocchetti colorati di filo per raccontare il Laboratorio Clorofilla
“Fino in fondo“, 30 scatti fra immagini poetiche di accudimento, rocchetti colorati di filo, mani che si stringono e piedini di un bimbo che sta per mettersi in cammino. È la mostra fotografica presentata ieri alla Villa Reale (e che sarà itinerante) in cui Elisa Gambalonga e Roberta Brotto raccontano il cuore del Laboratorio Clorofilla, un innovativo progetto promosso dalla Cooperativa Sociale Carrobiolo 2000 all’interno di Cascina Cantalupo, nel quartiere Cederna, col sostegno di Fondazione Comunità Monza e Brianza.
Il Laboratorio Clorofilla nasce con l’obiettivo di offrire alle donne in situazioni di fragilità e vulnerabilità un’opportunità concreta di riscatto e autonomia attraverso il lavoro. All’interno della comunità mamma-bambino ospitata in Cascina Cantalupo, il progetto aiuta le donne a riprendere il controllo delle proprie vite, ricostruendo la loro autostima e sviluppando una rete sociale e professionale, attraverso una start-up tutta al femminile, con un laboratorio di sartoria dedicato alla rigenerazione di capi fallati, donando loro una nuova vita e offrendo alle partecipanti la possibilità di apprendere un mestiere e di riscoprire il loro valore, non solo come madri, ma anche come professioniste in grado di contribuire alla società.
Strategica è la partnership con l’azienda di abbigliamento Teddy Spa, titolare dei marchi e dei brand Terranova, Calliope, Rinascimento e QB24, che si avvarrà del servizio offerto dalla start-up per il recupero e la riqualificazione di capi fallati di alcuni suoi brand, sposando così un modello di economia circolare e sostenibile. I capi vengono riparati e rimessi in vendita nell’ Outlet Terranova di Monza, promuovendo un modello di consumo più responsabile.
"A Cascina Cantalupo – spiega Serena Pierazzo, presidente della Cooperativa Sociale Carrobiolo 2000 – ospitiamo 22 mamme e 45 bambini, con cui ogni giorno costruiamo nuove prsopettive di vita, aiutandole a valorizzare le potenzialità e a generare una nuova immagine di sé ". Sotto la guida di Manuela Scognamiglio e Cinzia Pasquale, il laboratorio, avviato a maggio 2024, è riuscito ad attivare (previo tirocinio) 6 contratti per altrettante mamme, con 6 volontarie. "Mentre sei qui non aggiusti solo vestiti, ma ripari qualcosa dentro di te", dice una mamma.
"Ho un bimbo di 2 anni e una bimba di 12 – racconta Valentina Zine – non appena il più piccolo sarà inserito all’asilo comincerò a lavorare. Non vedo l’ora. Ho studiato sartoria e moda a Rho. Era il mio sogno, ma quando sei mamma tante cose le dimentichi. Entrare al lavoro per me significherebbe indipendenza. Da quando sono a Cascina Cantalupo sono più serena e vedo un futuro". Mamme e bimbi compiono a Cantalupo un percorso di circa due anni, per riprendersi e reimparare a vivere.
C.B.