Crippa
La scena avviene in uno dei mercatini del centro di Monza “stipati” da decorazioni natalizie, luci, leccornie e famigliole a caccia di regali, fra un giro di giostra e il nasino all’insù di un bambino verso gli alberi di Natale. C’è anche un uomo, non sappiamo che problemi di salute possa avere, ma arranca con le sue stampelle, si vede lontano un miglio che non ce la fa più, la gamba trema, e allora si siede sconfortato su un marciapiede, senza riuscire più ad alzarsi, almeno da solo. E allora accade... Alcuni passanti si fermano a chiedergli se abbia bisogno di qualcosa, se è possibile alleviare le sue fatiche in qualche maniera. Lui racconta qualcosa, spiega che deve solo fare una commissione, ha un debito da saldare a una delle bancarelle, un pacco da ritirare, ma oggi le sue gambe malconce gli hanno detto male. E allora ci pensano i passanti che si erano fermati. Lo aiutano a rialzarsi e vanno a fare la commissione al posto suo, tornano col suo pacchetto, gli portano anche il “resto“. E si rivolgono alla camionetta della polizia che in questi giorni staziona nei paraggi per garantire sicurezza, incontrare la cittadinanza e regalare un sogno ai bambini. Poco prima è bastata una “paletta“ infilata nelle mani di una bimba in lacrime per restituirle un sorriso. E i poliziotti arrivano anche dal signore sul marciapiede, si informano: lui riesce a guidare – racconta –, il problema oggi è raggiungere la vettura parcheggiata troppo lontano. E allora ci pensa un agente a farsi consegnare le chiavi della macchina, a infilarci sopra il suo pacco e a portargli l’auto più vicino.
Problema risolto. Il motto della polizia di Stato del resto è “Esserci sempre”. E loro, gli agenti in servizio in città, l’altra mattina c’erano. E anche i passanti che non hanno voltato la testa da un’altra parte. Miracolo di Natale in anticipo? No, civiltà e umanità, tutto qui.