SONIA RONCONI
Cronaca

Le bonifiche dalla diossina. Lavori tra dubbi e ritardi

L’incontro tra Comuni, società e associazioni nella sede dell’Arpa a Monza. Da Cesano a Seveso, gli interventi nei terreni coinvolti nel disastro Icmesa.

Gli ambientalisti manifestano dubbi sugli interventi di bonifica in corso

Gli ambientalisti manifestano dubbi sugli interventi di bonifica in corso

Pedemontana, nella sede dell’Arpa a Monza amministrazioni comunali e associazioni si sono sedute al Tavolo permanente sui lavori di bonifica per fare il punto della situazione. Come spiega Alberto Colombo di Sinistra e Ambiente - che fin da subito ha incalzato la società in merito alle bonifiche dei terreni coinvolti dal disastro dell’Icmesa di Meda - i lavori non stanno procedendo come da programma. Interventi in ritardo perché una delle imprese ha rinunciato all’incarico, la ditta è stata quindi sostituita con la terza classificata nella gara (il Gruppo Marazzato). Sono a metà i lavori del lotto 3A di Cesano Maderno: circa 3mila tonnellate di terreno sono prelevate e conferite - a seconda dello stato di contaminazione - in una discarica per rifiuti non pericolosi e in un’altra per materiali inerti. Le discariche si trovano in provincia di Brescia. Nell’altro lotto di Cesano Maderno (lotto 6) i campionamenti del terreno contaminato dalla diossina sono stati eseguiti, al momento però non sono ancora disponibili i risultati. A Seveso (lotto 2 e 2A) sono state completate le analisi chimiche di definizione in banco e quando arriveranno i risultati si passerà subito allo smaltimento dei terreni. Campionamenti sono stati eseguiti anche nel lotto 4 (a Cesano Maderno, nel cosiddetto condominio esagonale) e nel lotto 5 (nelle vicinanze del Motel dei Giovi a Cesano Maderno). Una situazione che comunque ha sollevato diversi dubbi.

"La terra proveniente dal disastro ambientale più grave d’Italia, che ha dato il nome alla Direttiva europea Seveso, sarebbe in pratica miracolosamente quasi priva di diossina - aveva commentato il Comitato Ferma Ecomostro D Breve nei giorni scorsi in una nota -. Sull’affidabilità di questi studi è lecito che ognuno tragga le proprie conclusioni". La riunione non ha soddisfatto neppure i gruppi ambientalisti e le liste civiche. "Le risposte sono state poco puntuali e c’è scarsa trasparenza - riferisce il gruppo di Sinistra e Ambiente Meda -. Non ci è stata fornita la documentazione riguardante il piano degli smaltimenti, i dati riferiscono i valori delle analisi chimiche delle Caratterizzazione in Banco, oltre a una scarsa informazioni coi cittadini che vivono proprio accanto ai cantieri".