
le “facce“ di una passione senza età
di Fabio Luongo
Nell’indimenticabile “Amici miei“ il genio era fantasia, intuizione, decisione e velocità d’esecuzione. Per Thomas Alva Edison era, invece, "per l’1% ispirazione e per il 99% traspirazione", ossia sudore, fatica, impegno. Ecco, un vero speedcuber è un po’ tutt’e due le cose: tanto lavoro di preparazione per arrivare a una grande velocità di esecuzione. Lo si potrà vedere bene oggi e domani all’Arena di Monza. Tra i personaggi più noti nell’ambiente c’è senz’altro Zamu, 37 anni, speedcuber, formatore e brand ambassador di NexCube. È lui che si occupato con NexCube e con Cubing Italy, sezione italiana della federazione Wca, di organizzare l’evento monzese.
"Sarà la più grande gara mai organizzata nella storia italiana – assicura –: ci saranno anche cuber stranieri, ne arriveranno da varie parti d’Europa, sarà una competizione di livello molto alto". Tutti accomunati dalla stessa passione per il cubing. Che, però, "è un fatto sempre molto personale, ognuno ha la sua storia diversa. In generale, tutti iniziano con l’idea del voler imparare a risolvere il cubo di Rubik, perché è un rompicapo tecnicamente impossibile: ha una complessità troppo elevata, per cui ragionarci o andare per tentativi è praticamente lo stesso. Mentre per altri rompicapo classici basta una buona capacità di problem solving, qui è molto più complesso: il cubo va scomposto in problemi minori, solo così lo si risolve. Bisogna studiare dei metodi, capire le meccaniche: ci vogliono anni per saperlo risolvere a una velocità dignitosa. Occorre imparare a prevedere dove saranno i pezzi di cui si avrà bisogno nelle mosse successive".
E nel suo caso in particolare come ha iniziato?
"Io volevo imparare a risolvere il cubo, non andare veloce. Poi, dopo un po’, ho messo il cronometro per vedere in quanto tempo lo facevo. Quindi ho cominciato a tentare di farlo un po’ più veloce, e così piano piano sono arrivato ad avere tempi da competizione. Ma l’obiettivo vero è cercare di spingere i propri limiti un po’ più in là: io, prima di tutto, lo vivo come una sfida contro me stesso, cerco di arrivare in gara e abbassare un po’ il mio tempo".
E alla fine è diventato un vero lavoro.
"Pratico il cubing da 15 anni circa e adesso, in effetti, è praticamente il mio lavoro: è nata come una passione e ora è diventata un’occupazione. Sono brand ambassador di NexCube e nelle manifestazioni gareggio con la loro scuderia. Poi mi dedico molto alla divulgazione e alla formazione. In passato mi sono occupato anche di settare i cubi, che specialmente un tempo erano tutti da regolare per le molle, lubrificare. Ogni cuber tende a settare il cubo in modo diverso, ma non tutti sanno farlo da sé, occorre qualcuno che lo prepari: è, per così dire, un po’ come il lavoro del meccanico di Formula Uno. Ho settato pure cubi che hanno vinto i campionati italiani. Ora però è un lavoro che non faccio più. Sono più concentrato sulla formazione, anche attraverso i social col mio Zamu Cubing Lab su YouTube, Tik Tok e Instagram".
Quanto tempo ci si dedica al cubo?
"All’inizio io mi dedicavo anche molte ore al giorno, avevo più tempo rispetto a oggi. Ora che è il mio lavoro, paradossalmente, l’allenamento sul cubo si è ridotto tantissimo, perché ci sono tanti altri aspetti di questa attività da curare, che sottraggono tempo all’allenamento puro. Sicuramente però è qualcosa a cui bisogna dedicare, come minimo, almeno un paio d’ore al giorno per un bel periodo, per diventare bravi: sotto questi tempi è impossibile raggiungere la manualità e le capacità mentali necessarie. Oggi, se parliamo di record, una risoluzione media è fatta di 9-10 mosse al secondo".
Il cubo di Rubik da qualche anno sembra essere tornato molto in auge anche fra i più giovani.
"Il cubo è e rimane dagli anni Ottanta il giocattolo più venduto della storia, non ha mai perso più di tanto il suo appeal. In generale, non si è mai spento l’interesse. Poi il movimento dello speedcubing ha incuriosito e favorito questo ritorno più in grande: negli ultimi 3 anni c’è stata una crescita esponenziale visibile".