GABRIELE BASSANI
Cronaca

Le ultime parole lette dal lazzatese monsignor Ravelli

Maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie ha pronunciato il discorso pasquale in Vaticano.

Monsignor Diego Ravelli durante la lettura del messaggio del Papa in Vaticano

Monsignor Diego Ravelli durante la lettura del messaggio del Papa in Vaticano

A leggere l’ultima riflessione consegnata al mondo da Papa Francesco è stato un lazzatese, monsignor Diego Ravelli, che dal 2021 è stato il primo assistente del pontefice in tutte le cerimonie liturgiche. Domenica mattina, al termine della celebrazione solenne della Messa di Pasqua, Papa Francesco si è affacciato a sorpresa dal balcone della loggia del Palazzo Apostolico per pronunciare, a fatica, pochissime parole: "Cari fratelli e sorelle, buona Pasqua".

Poi il passaggio di consegne, ancora più sofferto: "Chiedo al Maestro delle cerimonie di leggere il messaggio". A quel punto il testimone è passato a monsignor Diego Ravelli, 59 anni, di Lazzate, dove è cresciuto fino all’adolescenza prima di intraprendere gli studi religiosi e dove torna spesso per ritrovare famigliari e amici. Ravelli, oggi arcivescovo di Recanati, è dal 2021 maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie e responsabile della Cappella Musicale Pontificia Sistina. Ordinato sacerdote nel 1991 a Como, nel 1998 inizia la sua carriera in Vaticano, dove nel 2006 è nominato Cerimoniere pontificio. Dal 12 ottobre 2013 è nominato da Papa Francesco a capo della Elemosineria Apostolica, uno dei dicasteri più importanti e delicati della Santa Sede, incaricato di svolgere assistenza verso i poveri per conto del Papa. Lo stesso Francesco, nell’ottobre del 2021, ha nominato monsingor Ravelli Maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie e due anni più tardi arcivescovo titolare di Recanati, poi delegato pontifico della Basilica di Sant’Antonio in Padova. Tutti passaggi seguiti con grande ammirazione e partecipazione dai suoi concittadini di Lazzate, che si sono recati in Vaticano in occasione delle celebrazioni per il conferimento degli incarichi. Monsignor Diego Ravelli, che quando torna a Lazzate si concede volentieri a incontri pubblici e conviviali in cui ama farsi chiamare semplicemente "don Diego", è stato certamente uno dei più stimati e fidati collaboratori di Papa Francesco.

Per questo è toccato a lui leggere quelle che resteranno nella storia come le ultime parole pubbliche del pontefice. "L’amore ha vinto l’odio. La luce ha vinto le tenebre. La verità ha vinto la menzogna. Il perdono ha vinto la vendetta. Il male non è scomparso dalla nostra storia, rimarrà fino alla fine, ma non ha più il dominio, non ha più potere su chi accoglie la grazia di questo giorno", così si apriva l’ultimo messaggio di Bergoglio al mondo, letto da monsignor Ravelli prima della benedizione e del bagno di folla in piazza San Pietro.

Gabriele Bassani