
Nel fine settimana le giornate Fai faranno riscoprire sei luoghi ricchi di fascino del territorio. Tra le bellezze anche il Santuario di San Pietro Martire a Seveso e il Molteni Museum a Giussano.
Sei luoghi emozionanti tra storia, letteratura, arte, spiritualità e design. Anche quest’anno, sabato 22 e domenica 23, le giornate Fai di primavera faranno riscoprire i “tesori nascosti” della Brianza. Tre di questi sono luoghi intimamente connessi alla storia di Monza: l’Archivio storico, Villa Mirabello e Mirabellino, e la chiesa di San Maurizio (custode della memoria della Monaca di Monza). In provincia si potranno invece ammirare il Santuario di San Pietro Martire a Seveso, il Teatro Antonio Belloni a Barlassina e il Molteni Museum a Giussano. Saranno 130 i volontari impegnati nell’accoglienza del pubblico e come narratori delle visite culturali.
L’Archivio storico di Monza rappresenta una miniera di informazioni sulla storia della città, conservando documenti che spaziano dal XII secolo al 1977. Tra i testi più preziosi figurano manoscritti sulla Corona ferrea, la Bolla papale del 1520 sull’istituzione della scuola e dell’ospedale di Santa Marta, lettere autografe di Virginia De Leyva (la Monaca di Monza) del 1596. La chiesa di San Maurizio, nel centro storico di Monza, deve la sua importanza anche al fatto che, tra il 1591 e il 1607, nel monastero annesso visse la famosa monaca Virginia Maria dei Promessi Sposi. Del monastero, demolito nel 1956, rimane un portichetto con la buca per la ruota degli esposti. Qui i volontari Fai saranno affiancati da oltre 30 studenti, in qualità di “apprendisti Ciceroni”, dell’istituto Martin Luther King di Muggiò e del Martino Bassi di Seregno.
Villa Mirabello e Villa Mirabellino, all’interno del Parco di Monza, sono invece magnifici esempi di ville di delizia, entrambe edificate su impulso di esponenti della famiglia Durini a metà del Seicento. Testimonianza della profonda spiritualità che caratterizza la Brianza, il complesso di San Pietro Martire a Seveso riflette lo stile del “barocchetto” lombardo. L’itinerario Fai comprenderà la visita alla chiesa con il suo apparato decorativo, il coro e la cripta, seguita dall’esplorazione dell’ex seminario, con un approfondimento sulla storia dei seminari milanesi.
Esempio unico di mecenatismo culturale, il teatro Antonio Belloni di Barlassina è noto come il più piccolo teatro d’opera del mondo. Con soli 98 posti, nasce dalla passione di Marco Belloni, erede di una famiglia di ebanisti attivi dal 1875, il quale nel 1998, con il trasferimento della fabbrica di famiglia, decise di trasformare l’edificio storico in un teatro lirico, dedicandolo al padre Antonio. Infine il Molteni Museum di Giussano, si trova all’interno della sede dell’azienda Molteni&C. L’edificio che lo ospita, il Glass Cube, è stato trasformato nel 2021 dall’architetto Ron Gilad nella sede del museo fondato nel 2015 per celebrare gli 80 anni dell’azienda. Vanta un “Museum 2D”, con la storia della grafica e della comunicazione del gruppo, ed esposizioni di designer e fotografi del calibro di Gabriele Basilico, Luigi Ghirri e Studio Azzurro. Le visite saranno senza prenotazioni. Per informazioni sui diversi orari d’accesso ai siti visitare www.giornatefai.it.