ALESSANDRO SALEMI
Cronaca

L’eccellenza è senza casa. Hockey, una vita in trasferta: "Potremmo finire a Vercelli"

Il blasonato club gioca le gare di serie A1 al PalaRovagnati di Biassono, ma l’impianto chiuderà. In città non ci sono alternative e l’opzione Seregno è in forse. Il rischio di emigrare in Piemonte.

Il blasonato club gioca le gare di serie A1 al PalaRovagnati di Biassono, ma l’impianto chiuderà. In città non ci sono alternative e l’opzione Seregno è in forse. Il rischio di emigrare in Piemonte.

Il blasonato club gioca le gare di serie A1 al PalaRovagnati di Biassono, ma l’impianto chiuderà. In città non ci sono alternative e l’opzione Seregno è in forse. Il rischio di emigrare in Piemonte.

Una delle eccellenze sportive di Monza, ma che non è a Monza. Questa la contraddizione che da parecchi anni vive l’Hockey Roller club Monza, figlia di un problema endemico della città: la carenza di strutture sportive. Questa ha costretto la società a disputare le partite di serie A1 (dove ha quasi sempre militato nei suoi 92 anni di storia) e a tenere i propri allenamenti al PalaRovagnati di Biassono, che a giugno però dovrà chiudere per il rifacimento della struttura. Ne ha parlato in Consiglio comunale la consigliera del Gruppo Misto Martina Sassoli. "Il PalaRovagnati avrà un importante intervento di restyling che lo terrà fermo dai 13 ai 18 mesi – dichiara la consigliera –, per cui rischiamo che la nostra gloriosa società di hockey resti orfana di stadio. So che la società ha chiesto asilo a Seregno, che pure sta trovando difficoltà a trovare la struttura. Occorre che si pensi a far tornare l’Hockey Monza nella sua città, come è giusto e doveroso che sia".

Un’istanza che ha ben presente e che condivide l’assessora allo Sport Viviana Guidetti, consapevole però che la strada per riuscire ad avere un palazzetto adatto in città è ancora lunga e tortuosa. "So che per provvedere alla situazione di emergenza di giugno, il Comune di Biassono si è impegnato a realizzare un pallone temporaneo per gli allenamenti – dichiara l’assessora –. Per quel che riguarda invece le nostre strutture, purtroppo in questo momento le uniche due palestre che potrebbero ospitare l’hockey non sono usufruibili. La Tacoli manca dei parapetti e l’Ardigò è già utilizzata dalla rotellistica. L’hockey avrebbe potuto avere ospitalità se si fosse realizzata la palestra di via Ticino – prosegue –, che poi è saltata per la contrarietà dei cittadini. Per avere una struttura adatta a questo sport, con un campo 40x20 e una buona accoglienza di pubblico, ci vorrebbe un nuovo impegno di almeno 3 milioni di euro". Una situazione, insomma, che rimane in sospeso. Pur in un periodo di importanti investimenti per lo sport a Monza. In 2 anni si sono avviati cantieri per 11 milioni e 720mila euro, spinti anche da finanziamenti Pnrr e da un deciso impegno sulle palestre scolastiche. Sostanzialmente però destinati a ristrutturare plessi già esistenti. Davvero difficile sembra costruire ex novo, tra il troppo cemento già presente e i costi non indifferenti. Dalla società c’è un po’ di preoccupazione soprattutto per dove si andrà a giocare le partite.

"Se per gli allenamenti provvederà il Comune di Biassono, che ringraziamo davvero per ospitarci da 11 anni – commenta Franco Girardelli, vicepresidente dell’Hockey Roller club Monza e storico ex campione –, per le partite, se Seregno non può, rischiamo di finire a Vercelli o a Novara". "A Monza il problema del palazzetto per l’hockey esiste da 50 anni - continua il dirigente -. Siamo penalizzati, pur essendo che in città molti hanno vissuto il sogno dell’hockey, soprattutto quando si giocava nella pista del Parco". Si parla di un club che nel palmares ha 11 scudetti e che tutt’ora è nella possibilità di giocarsi i playoff per il titolo. "A livello sportivo stiamo facendo bene - conclude Girardelli -, e oggi alleniamo in tutto un centinaio di ragazzi appassionati. Chi conosce l’hockey, poi se ne innamora".