
preghiera islamica (repertorio)
Desio, 29 marzo 2021 - «Nessun nuovo luogo di culto. Lo impedisce il piano di governo del territorio". La Lega pone subito un argine, rispetto alla richiesta avanzata con forza, nei giorni scorsi, dal Coordinamento Desio Città Aperta: un gruppo di associazioni desiane che da parecchi anni, insieme alla comunità pakistana, lavora sul territorio per la piena integrazione dei popoli e che chiede un assessorato specifico per la multiculturalità, l’apertura di uno sportello stranieri, e un nuovo centro culturale islamico. Ma la Lega dice no alla realizzazione di una nuova moschea (ce ne sono già due attive in città, in via Forlanini e in via Vercesi, ma sono poco più che scantinati inadeguati): "Anche a livello locale occorre rispettare le normative in vigore, tra cui quelle che nel Pgt non prevedono la possibilità di insediare nuovi luoghi di culto", spiega la Lega, che aggiunge: " Continuare a chiedere l’istituzione di percorsi privilegiati non può fare altro che ostacolare ogni tipo di integrazione e contribuire ad accentuare le diversità e la contrapposizione". A Desio ci sono circa 4mila stranieri, un decimo della popolazione complessiva. La comunità più numerosa è quella di origine romena, seguita da quella pakistana e da quella ucraina.
«Desio deve essere accogliente e inclusiva con i cittadini che decidono di venirci a vivere, promuovendone l’integrazione - intervengono gli Attivi per Desio, capitanati da Martino Marrella -. Il rapporto dell’amministrazione con le altre culture presenti sul nostro territorio si deve basare su una conoscenza specifica delle diverse etnie. È importante lavorare sull’integrazione".