Monza, 17 aprile 2019 - «La violenza di certi commenti ricevuti in questi giorni, alcuni accompagnati da vere e proprie minacce, mi confermano che ho fatto la scelta giusta: sul 25 Aprile è necessaria una seria riflessione». La sindaca azzurra Laura Ferrari torna sulla decisione clamorosa di annullare la cerimonia ufficiale di commemorazione del 25 Aprile, anche se ribadisce: «Non è stato cancellato il 25 Aprile, i caduti per la Liberazione saranno onorati con la deposizione di corone di alloro al Monumento. Non ci saranno invece discorsi ufficiali. Propongo un anno di silenzio e di riflessione, per tornare l’anno prossimo con una celebrazione condivisa».
La sua scelta, conseguente a quanto accadde qui un anno fa, con l’intervento, a nome dell’Anpi, dell’ex senatrice Pd Lucrezia Ricchiuti, giudicato un vero e proprio attacco politico, sta facendo discutere ben oltre i confini lentatesi e brianzoli. Ieri mattina nell’ufficio del sindaco in Comune a Lentate c’erano le telecamere della Rai in diretta per la trasmissione Agorà, dove Laura Ferrari ha cercato di motivare la sua posizione. Nella stessa giornata è stato registrato un servizio che sarà trasmesso giovedì sera all’interno di “Diritto e rovescio” su Rete 4. Nel servizio il sindaco si confronta con alcuni cittadini in piazza su questo tema. «Qualche anziano mi ha contestato fraintendendo il significato della mia scelta, ma molti hanno compreso».
«È una decisione assunta in maniera ponderata, consapevole, rispettosa - ribadisce la sindaca -. La rivendico e confermo che la prenderei ancora mille volte, con il dichiarato scopo di fermarci e riflettere. Ho ricevuto molti i messaggi di sostegno, composti ed educati, ma anche molti insulti e minacce, avanzati da chi dimostra di non avere capito (o, forse, di non volere capire) le mie parole e, soprattutto, di essere antidemocratico e violento. Per queste persone, evidentemente, i momenti di riflessione non serviranno mai».
Al fianco del sindaco forzista di Lentate si schiera con decisione la Lega per bocca del vicecaprogruppo in Regione, Andrea Monti: «Un plauso al sindaco Ferrari, che non ha abolito il 25 Aprile, ma ha deciso che ci si limiterà a festeggiarlo commemorando i morti, deponendo una corona in loro ricordo. Niente spazio a tromboni e tromboncine, niente spazio a chi pensa di cavalcare l’odio per ritagliarsi un pezzettino di notorietà». Lo stesso Monti, riferendosi agli insulti e alle minacce ricevute dal sindaco sottolinea: «Stranamente se il sindaco donna, colpita da forte violenza verbale, è di centrodestra, non costituisce una vittima degna di essere difesa, come sempre la doppia morale di un certo perbenismo ha colpito ancora».