BARBARA CALDEROLA
Cronaca

L’ex ospedale in saldo. Il valore è crollato: bastano otto milioni

Vimercate, altro bando dell’Asst Brianza per cedere l’immensa area. In palio 53mila metri di residenziale: l’obiettivo è dare un nuovo look al centro.

L’ex ospedale di Vimercate è vuoto dal 2010, dopo il trasferimento di reparti e personale nella frazione di Oreno. Al posto delle corsie arriveranno abitazioni in classe A, uffici, negozi, una piazza e la Casa della Comunità

L’ex ospedale di Vimercate è vuoto dal 2010, dopo il trasferimento di reparti e personale nella frazione di Oreno. Al posto delle corsie arriveranno abitazioni in classe A, uffici, negozi, una piazza e la Casa della Comunità

Il gigante di cemento vuoto e solitario nel cuore della città aspetta ancora un nuovo proprietario. Il bando per vendere l’ex ospedale di Vimercate è andato deserto e Asst Brianza ne ha lanciato un altro con lo sconto: poco più di 8 milioni invece di quasi 10 della prima volta, meno della metà del valore che l’area della Regione aveva nel 2009: 20 milioni. Limatura necessaria per via dell’investimento iniziale che graverà sui costruttori che dovessero farsi avanti, oltre al prezzo di acquisto. Il nuovo avviso scadrà il 24 marzo alle 12 e comprende anche un pezzo della Cava Cantù nella quale è prevista una bonifica da un milione e mezzo. Non tocca invece, l’ex cappellania in via Cereda, al centro di una cessione a favore del Comune. Il 24 febbraio alle 11, un mese prima dell’ora della verità, l’Azienda terrà un incontro pubblico nella sala riunioni della direzione generale (del nuovo ospedale) per illustrare le condizioni di vendita. Il criterio è al rialzo. Niente sconti, dunque, nelle offerte per accaparrarsi i 53mila metri di residenziale in palio, ma rilanci. L’operazione è uno dei pezzi del puzzle pubblico-privato che ha l’obiettivo di dare una nuova fisionomia al salotto cittadino, “vuoto” dopo il trasferimento di reparti e personale nella frazione di Oreno, nell’ormai lontano 2010.

Oltre al vecchio monoblocco all’incanto, al centro dell’Accordo di programma che farà sorgere il nuovo quartiere modello, ci sono altre due aree: la Cava Cantù, dove i lavori sono partiti (tranne per la parte compresa nel nuovo bando), e l’ex Consorzio Agrario. Un’immensa ristrutturazione dal cammino difficile, decollata nel 2023 dopo inciampi, tempi morti e marce indietro. Al posto delle corsie arriveranno appartamenti in classe A, uffici, negozi, boulevard, una piazza e la Casa della Comunità più grande della provincia e altri servizi sanitari per il territorio ospitati nella parte più antica del complesso, le vecchie Medicine. Un mix di funzioni per dare alla zona un’identità al passo con i tempi e con l’esigenza di potenziare terapie e cure sul territorio. Un disegno avveniristico ritoccato parecchie volte per la maxi area di 130mila metri quadrati, valore 320 milioni, pronta a lasciarsi alle spalle il degrado degli ultimi 15 anni. Sempre che arrivi sul serio un compratore.