Desio (Monza e Brianza) – "Sono e siamo già al lavoro per il futuro della nostra amata Desio; quello che auspico è che mai cada nelle mani di questi personaggi doppiogiochisti, dannosi per usare un eufemismo". L’ormai ex sindaco Simone Gargiulo, sfiduciato da sedici consiglieri comunali nel tardo pomeriggio di giovedì scorso, a distanza di qualche giorno fa sentire la sua voce dopo la fine della sua esperienza amministrativa sulla poltrona più importante del municipio. E non risparmia critiche a chi ha deciso di porre fine al suo mandato.
"Una scelta fatta senza il minimo confronto politico – evidenzia Gargiulo – con una metodologia tipica di chi è capace solo di colpire alle spalle della quale mi dolgo ma che non mi stupisce affatto. Ovviamente non considero i consiglieri del Pd, che semplicemente non vedevano l’ora gli si presentasse davanti una simile occasione. In questi giorni la domanda che mi viene posta da tutti è ovviamente “perché“, ma in realtà un motivo non c’è se non il personalismo e l’arrivismo di alcuni che si è trasformato in quotidiano e martellante sminuire l’attività mia e della giunta. Ecco, questo è il vero male della politica, anteporre le questioni personali al bene della comunità".
L’ex sindaco è un fiume in piena: "La sagra dei mancati candidati frustrati, di chi palesemente non è in grado di reggere un ruolo e quindi deve per forza sminuire il lavoro degli altri. Un’azione questa che come unico risultato vedrà una città commissariata e quindi immobile per diversi mesi". Per l’ex primo cittadino le cause dello scioglimento del consiglio comunale sono da addebitare alle persone, non all’attività svolta. "Le motivazioni addotte, tutte diverse e farraginose, parlano di incapacità amministrativa addossata al sottoscritto che in realtà è come darsi degli incapaci da soli, perché una amministrazione non è composta solo dal sindaco, che certo ha la sua importanza, ma c’è la giunta (della quale tutti facevano parte), c’è il consiglio comunale, incapace con queste figure di portare avanti proposte concrete, ma sempre e solo veti, mai accompagnati da alternative valide".
Poi la sfida: "Finalmente la politica, quella vera, quella seria, si potrà liberare di personaggi che non sono in grado di affrontare seriamente le problematiche e le dinamiche politico-amministrative di una città importante come Desio". Lui, dal punto di vista strettamente amministrativo, non si rimprovera nulla. E snocciola diversi interventi di cui va orgoglioso. "Dal punto di vista della cultura, è stata valorizzata la figura di Papa Pio XI collaborando con la Curia e i comuni che sono città natale degli altri papi lombardi. Terminato i lavori allo Spazio Stendhal, diventato polo di interesse culturale di tutto rispetto".
Per l’urbanistica Gargiulo non ha dubbi: "Iniziato l’iter per il nuovo Pgt che comporterà anche modifiche sostanziali alla viabilità. Non si poteva fare in modo più spedito, le tempistiche sono imposte dalla legge. Le rotaie del tram? Non potevamo rimuoverle, per non commettere un danno erariale. Nei lavori pubblici abbiamo pensato a riqualificare i parchi. È partito l’appalto con Enel Sole per la sostituzione di quasi la totalità dei corpi illuminanti, mettendoli anche dove non ci sono mai stati. Installate anche 100 nuove telecamere per la videosorveglianza. Sempre nell’ambito della sicurezza abbiamo ampliato l’organico della polizia locale e investito sulla caserma che era in uno stato disastroso. Infine tanti lavori anche per le politiche sociali, anche se meno visibili".
Gargiulo tira le somme: "Dire, da parte di chi ne ha fatto parte, che non si è realizzato il programma non è solo falso, ma è frutto di una assenza totale sul territorio. Pretendere di realizzare tutto subito non è solo impossibile, ma è davvero ridicolo e pretestuoso. Il programma tra l’altro è più che in fase di realizzazione e non accorgersene, da addetti ai lavori rafforza in modo clamoroso la visione dolosa e preordinata del gesto compiuto giovedì. Ora si può gettare fumo negli occhi agli sprovveduti, ma i desiani attenti non sono stupidi e sapranno bene a chi dare la propria fiducia ora che si ritornerà al voto".