Limbiate (Monza e Brianza), 23 giugno 2022 - Scatta l’indignazione pubblica alla notizia della soppressione della linea di tram Limbiate-Milano. Dal prossimo autunno, il tram della Comasina potrebbe cessare per sempre le sue corse, a causa di uno stop imposto per motivi di sicurezza, mentre ancora non si vede nemmeno all’orizzonte l’avvio dei lavori di riqualificazione della linea, già finanziati e più volte annunciati. Da ieri il gruppo Facebook "Salviamo il tram della Comasina" sta raccogliendo la delusione di tanti pendolari che utilizzano quotidianamente il tram per raggiungere Milano e che lo preferiscono al treno per la regolarità del servizio e all’automobile per i tempi di percorrenza e la comodità. Dal gruppo è partito l’invito a scrivere mail a tutti i sindaci interessati dalla tratta, a cominciare dal primo cittadino di Milano, Beppe Sala.
"I pendolari della linea tramviaria 179 Milano-Limbiate ritengono inaccettabile la chiusura della linea a fine settembre; visto che la linea non viene chiusa per fare i lavori di riqualificazione della linea, ma per non meglio precisati problemi legati alla sicurezza! Trattasi di una scelta scellerata, per cui non ci sono valide giustificazioni, che causa innumerevoli disagi al vasto bacino d’utenza della Tramvia" si legge nella traccia della mail destinata ai sindaci. Si punta il dito anche sulla situazione della Statale dei Giovi: "Troviamo assolutamente disdicevoli ed offensive per gli elettori che vi hanno concesso fiducia, queste scelte così scellerate".
Tra le testimonianze più significative, quella di Simona Olivieri, che scrive: "Sono una passeggera solo dal 2019 e vi dico che dopo 10 anni di Trenord con ritardi e treni cancellati, sono rinata! Due volte sole in tre anni e mezzo son saltate le corse ma solo perché l’idiota di turno ha parcheggiato sui binari. Trovo vergognosa ed inaccettabile la scelta squisitamente politica della soppressione". Moltissime le lamentele e le accuse rivolte alla classe politica che si è fin qui dimostrata incapace di risolvere in tempi ragionevoli i problemi di vecchiaia di questa linea (se ne parla da oltre 10 anni) nonostante la dispobilità dei finanziamenti, oltre 100 milioni di euro. I lavori che avrebbero dovuto partire già molti anni fa sono al momento annunciati solo per settembre 2023, ma già nella lettera dell’assessora Arianna Censi di Milano che annunciava lo stop alla linea, si parla di possibile revisione di costi del progetto e conseguente alluntamento dei tempi.