Nova Milanese (Monza e Brianza) – Ora c’è anche il mandante, oltre agli esecutori materiali dell’incendio. Quello che ancora manca è il movente, anche se probabilmente sono i soldi. I carabinieri della Compagnia di Desio e del Nucleo Investigativo di Monza hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 53enne italiano di Desio, gravemente indiziato di essere il mandante dell’incendio doloso che ha distrutto una villetta bifamiliare in ristrutturazione a Nova Milanese.
In concorso con lui sono state identificate altre quattro persone, tre delle quali colpite da misure cautelari a diverso titolo. La notte del 22 giugno, i militari intervengono in via Aspromonte 20 a Nova per un incendio. E verificano senza troppe difficoltà la sua chiara natura dolosa. All’interno della proprietà, infatti, trovano due taniche in metallo con capienza di 20 litri ciascuna, contenenti sostanze infiammabili. Fortunatamente dentro l’immobile, che risultava disabitato in quanto in fase di ristrutturazione, non ci sono persone intossicate o ferite. Nelle ore successive, i carabinieri vengono informati della presenza al pronto soccorso di Cinisello Balsamo di un uomo gravemente ustionato su gran parte del corpo, che è stato successivamente trasferito al Niguarda di Milano in pericolo di vita. Da qui sono partite le indagini, coordinate dalla Procura di Monza, che hanno permesso di identificare i responsabili dell’incendio.
Tre fratelli italiani residenti a Nova sono stati denunciati per la loro partecipazione all’incendio: i due maggiori, di 40 e 21 anni, come esecutori materiali dell’incendio, mentre il terzo fratello, 18enne, e la compagna 30enne del fratello di mezzo, avrebbero fornito supporto e agevolato la fuga, nonché occultato le tracce. Il 40enne, rimasto gravemente ustionato durante l’innesco dell’incendio, è stato dimesso a settembre. Il 13 luglio, intanto, era stata eseguita la misura della custodia cautelare in carcere del fratello 21enne, tuttora dietro le sbarre. Il 14 agosto sono stati messi ai domiciliari il fratello 18enne e la compagna del 21enne. Il 27 settembre è stato arrestato il 53enne ritenuto mandante dell’incendio. L’atto criminale sarebbe stato commissionato a fronte di un pagamento in denaro. L’immobile era stato acquistato da due fratelli milanesi, che stavano ristrutturando con l’intenzione di andarci a vivere.