STEFANIA TOTARO
Cronaca

L’inchiesta di Usmate. L’ex vicesindaco. Pasquale De Sena nei guai per corruzione

È entrato nel caso non per l’attività politica, ma di avvocato "Sono a disposizione, dimostrerò la mia estraneità ai fatti".

L’inchiesta di Usmate. L’ex vicesindaco. Pasquale De Sena nei guai per corruzione

Anche l’ex vicesindaco di Usmate Velate Pasquale De Sena è indagato nell’inchiesta della Procura di Monza per corruzione nell’urbanistica che vede al centro l’ex responsabile dell’ufficio tecnico del Comune Antonio Colombo. A De Sena, uscito dalla scena politica e amministrativa prima delle recenti elezioni che hanno confermato sindaca Lisa Mandelli, gli inquirenti non contestano azioni legate al suo ruolo di vicesindaco, ma alla sua attività di avvocato.

Il suo nome sarebbe spuntato in alcune intercettazioni con il funzionario comunale nell’ambito della compravendita di un terreno a Camparada, pare di proprietà del padre di Antonio Colombo, nella quale De Sena avrebbe svolto il ruolo di legale per una delle parti in trattativa. De Sena si difende con una nota diramata dal suo difensore, l’avvocato Maurizio Bono. "Mi sono subito messo a disposizione dell’autorità giudiziaria, fornendo tutte le informazioni e la documentazione in mio possesso, utile a chiarire al più presto questa situazione rispetto alla quale ribadisco la mia assoluta innocenza ed estraneità – sostiene l’ex vicesindaco – Nel pieno rispetto del lavoro dell’autorità giudiziaria, sono certo che riuscirò in modo totale a dimostrare la mia estraneità ai fatti che mi saranno eventualmente contestati". Per questa inchiesta Antonio Colombo è in carcere dall’aprile scorso insieme all’imprenditore Galdino Magni, mentre altre cinque persone sono agli arresti domiciliari, tra cui il costruttore Alberto Riva, figlio del sindaco di Vimercate degli anni Settanta Ezio Riva, che subito dopo il ricorso al Tribunale del Riesame di Milano ha ottenuto la scarcerazione e la concessione degli arresti domiciliari. Il collega lecchese Luigi Roncalli ha invece potuto lasciare gli arresti domiciliari in cambio di una sola interdizione professionale. Nessuno degli indagati, invece, finora, è riuscito a fare breccia sui dissequestri patrimoniali. Intanto si allarga l’inchiesta sulla presunta corruzione nell’urbanistica usmatese. Sotto la lente del pm Carlo Cinque ci sarebbe almeno un’altra pratica sospetta legata all’ex responsabile dell’ufficio tecnico e a qualcun altro degli immobiliaristi coinvolti nelle indagini.

Bocche cucite dagli inquirenti, ma i nuovi spunti deriverebbero da un approfondimento sui reciproci rapporti personali. Per questo motivo la Guardia di Finanza è tornata una seconda volta nella sede del municipio di Usmate Velate, nuovamente diretta al settore che era gestito da Colombo.