
Maxx Furian
Lissone (Monza Brianza), 10 maggio 2018 - “La musica non è solo orecchio. La musica è fisico, è un'onda che ti arriva in faccia”. Maxx Furian è braccia e cuore. Uno dei giganti della batteria dell'era moderna. Uno che s'è fatto le ossa con i “senatori”. Uno che a 14 anni ha iniziato a picchiare con le bacchette nella stanza che Enrico Lucchini aveva proprio sopra al Capolinea, il leggendario club milanese dove sono passati i giganti del jazz, e nel 1993 è volato a Los Angeles da Chad Wakerman, ovvero clui che sostituì Vinnie Colaiuta nel gruppo di Frank Zappa con cui suonò dal 1981 al 1988.
Maxx, classe 1966 da Cernusco sul Naviglio, ha avuto talento e fortuna. Ma anche l'intelligenza di “essere sempre pronto quando il treno passa”. Sempre al 100%. Era scritto che lui e la batteria stringessero un legame fraterno. Lo si capiva fin da quando, da bambino, picchiava sulle pentole. In fondo iniziano tutti così. E il segreto, oggi, è di “riuscire a vedere la batteria con la stessa curiosità del bambino che batte sulle pentole”. Sperimentare, innovare. E studiare. Con sacrificio e umiltà. Lui oggi è tornato alle sue origini musicali, tra jazz e fusion, dopo 22 anni di militanza nel pop che lo hanno portato in giro per il mondo a suonare con Laura Pausini, Nek, Franco Battiato, Fabio Concato, Ornalla Vanoni, Enzo Jannacci ed Elio e le storie tese. Tanto per citarne alcuni.
Oggi Furian suona con i più grandi jazzisti in circolazione nel mondo portando avanti anche il suo quartetto (fondato nel 2010) “Timelin3” con Federico Malaman al basso, Alberto Bonacasa al piano e Marco Scipione al sax. E insegna ai giovani talenti nella sua scuola milanese NAM (Nuova Audio Musicmedia) trasmettendo la passione oltre la tecnica. Perché è quella che fa la differenza. “Molti giovani si salvano perché capiscono che devono stare lontani dalla visibilità, dall'apparenza, e invece essere più vicini al contenuto”. Ecco, appunto: “Mai suonarsi addosso, devi arrivare alla gente”.
Del resto il talento è questo. Un po' come l'attore comico che fa ridere se ti arriva alle emozioni e che “se non avessi avuto la batteria mi sarebbe piaciuto fare al cinema”. Sempre “con il massimo rispetto verso la tua arte”. E' questo il messaggio che diffonde con la sua musica. Lo farà anche sabato 12 maggio nel corso di una drum clinic negli studi Maiolica di Lissone (via Somaschini 12). Dai rudimenti al groove per imparare la strada da seguire nella musica. Per prenotazioni (costo iscrizione 25 euro; inizio alle 15): 347-8353284; 333-9326506; pagina Facebook, Riccardo Cappato Drummer.