BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Agrate Brianza, l’acquitrino fra le tombe del cimitero

L’opposizione attacca l’amministrazione comunale su incuria e manutenzione. Il sindaco promette: "Lunedì e martedì ci saranno i lavori per sistemare tutto".

Un’immagine significativa delle pozze d’acqua fra le tombe del cimitero

Un’immagine significativa delle pozze d’acqua fra le tombe del cimitero

Piove, cimitero allagato ad Agrate, "assurdo" per i parenti dei defunti che oltre alla perdita devono fare i conti con questa situazione. Sepolture irragiungibili e un senso di frustrazione che al dolore somma incredulità. Il problema riguarda il campo comune dopo operazioni di esumazione per limiti di tempo e un movimento della terra che avrebbe contribuito a compromettere le vie di drenaggio.

L’opposizione attacca, il sindaco spiega: "Lunedì e martedì ci saranno lavori per la sistemazione definitiva del terreno dove ci sono difficoltà di smaltimento. Ho appena avuto la tempistica", dice Simone Sironi. Ma per Luigi Porta (Civica Agratese), che aveva messo l’incuria del camposanto al centro della campagna elettorale alle comunali di giugno, "il problema è la mancanza di manutenzione. L’avevamo già denunciato in primavera, quando fra le tombe capitava di imbattersi in topi e conigli. I roditori, adesso non ci sono più, ma è arrivata l’acqua".

Il primo cittadino ha incontrato "le famiglie coinvolte che hanno avuto un lutto di recente. Sono due. È chiaro che tocchiamo una materia delicatissima, sentimenti profondi, per i quali abbiamo massimo rispetto. Mi sono scusato, ho spiegato gli intoppi, ma anche tutti gli interventi fatti in passato per evitare che si verificassero. Un pacchetto importante ci aveva visto collaborare allo scopo con BrianzAcque. A breve partirà anche l’impermeabilizzazione dei loculi. Il tetto ha infiltrazioni e anche lì ci sono state segnalazioni".

"Esiste un piano regolatore cimiteriale - ricorda Porta - approvato nel 2008, è rimasto lettera morta. Come per il Pgt urbanistico traccia un percorso, fra le opere previste sin da allora, un cinerario, per custodire i resti dopo la cremazione, oggi scelta da moltissime persone. Da allora, però, non è stato fatto nulla. A monte della situazione che dobbiamo affrontare adesso ci sono piogge eccezionali, ma anche una concomitanza di errori". Alla base "c’è un problema di controllo sui contratti. Il cimitero è un esempio importante, ma vale lo stesso per la sporcizia per strada. La situazione è sotto gli occhi di tutti. Manca una programmazione. La giunta non ha ancora deciso cosa fare di una cappella abbandonata. Anche questo non contribuisce al decoro del camposanto".