e Paola Pioppi
Il giorno dopo l’incidente in moto a Lomazzo, costato la vita a Rachid Farouk, 41 anni residente a Cogliate, ci sono una paio di certezze e tanti interrogativi. Le certezze sono che l’uomo, alla guida di uno scooter Yamaha T-Max 500, ha fatto tutto da solo, scivolando a terra sull’asfalto, e che non indossava il casco. Cosa abbia causato la caduta è ancora da capire: l’incidente è avvenuto in via Roma a Manera, frazione che si trova a metà tra Rovellasca e Lomazzo, a ridosso della linea ferroviaria Saronno-Como. Un tratto di strada piuttosto stretto, in mezzo alle vecchie abitazioni del centro e che non presenta particolari accidentalità o pericoli. Ma la caduta, lunedì alle 21.30, è stata fatale, e i pochi minuti che hanno separato l’incidente dall’arrivo dei soccorsi, non sono bastati a salvargli la vita: Farouk è morto sul colpo, mentre l’elisoccorso si era già alzato in volo da Como. Il magistrato della Procura di Como, Antonio Nalesso, ha disposto il sequestro della moto, e a breve darà incarico per svolgere l’autopsia, che potrà dare qualche risposta in più rispetto alla dinamica ricostruita dai carabinieri. A Cogliate Farouk Rachid non era molto conosciuto: viveva all’interno di una corte ristrutturata, in via Minoretti al 39, a due passi dal centro. In casa ieri mattina c’era solo un suo connazionale, un amico, comprensibilmente scosso.
La vittima dell’incidente stradale era in Italia da diversi anni e lavorava come muratore, soprattutto nella zona di Milano. Frequentava spesso la zona di Rovellasca e Lomazzo, dove aveva degli amici connazionali. Sul suo profilo Facebook anche un video di qualche tempo fa in cui percorre, in auto, proprio la strada in cui lunedì sera ha trovato la morte. Da quanto si è appreso, Farouk aveva una moglie e una figlia di 8 anni, che però vivono ancora in Marocco e che sperava un giorno di poter portare qui con lui anche se al momento non risultano avviate pratiche di ricongiungimento famigliare. "I parenti sono stati avvisati in Marocco, mentre ci sono altri famigliari che vivono in Spagna e stanno venendo qui per le pratiche" ha spiegato l’amico che ieri mattina ha risposto al citofono del suo appartamento. L’intenzione dei famigliari sarebbe quella, espletati tutti gli accertamenti e ottenuto il via libera dell’autorità giudiziaria, di riportare la salma nel suo paese per i funerali.