
Il Coordinamento dei 18 comitati si appoggia al decalogo di Coldiretti e Campagna Amica. La nuova variante urbanistica abbatterà 25mila metri quadri di piante per costruire gli alloggi.
Gli alberi producono ossigeno; puliscono l’aria; puliscono l’acqua. Gli alberi sono alleati del clima; sono alleati del suolo. Questo in sintesi il decalogo di Coldiretti e Campagna Amica a cui si appoggia il Coordinamento dei 18 comitati cittadini, a difesa del bosco spontaneo di 25mila metri quadri, nato negli ultimi 20 anni a ridosso del polo istituzionale.
Con una petizione lanciata online il 23 maggio, il Coordinamento di comitati e associazioni di Monza si dichiara contrario alla delibera del 6 febbraio con cui la maggioranza di centrosinistra in Consiglio comunale ha adottato una variante al Piano di Governo del territorio che provocherebbe il taglio del bosco. Il coordinamento chiede al sindaco, alla Giunta e ai consiglieri di realizzare altrove lo studentato: sulle aree dismesse di proprietà pubblica come la ex Fossati e Lamperti o sulle aree del vecchio Ospedale Umberto 1°.
E di non tagliare il bosco o, almeno di prevedere ampie compensazioni (da 2 a 5 volte l’area del bosco, come prevede la norma) da reperire comunque nelle adiacenze di quella zona; di organizzare un’assemblea pubblica con la Consulta San Biagio Cazzaniga, per parlarne. L’assessore ai Lavori pubblici Marco Lamperti ha dichiarato che in quel bosco ci sarebbe una crescita incontrollata di robinia, pianta infestante e dannosa, come riferisce il comitato in una nota ufficiale, che il bosco non è naturale e che l’area era edificabile da molto tempo e c’è un enorme bisogno di case per studenti.
Il coordinamento dei comitati rilancia, con l’aiuto di un tecnico. "Un esperto forestale - sottolinea Giorgio Majoli, referente del Coordinamento - ha verificato che si tratta di un bosco misto, ben strutturato, con copertura delle chiome del 100% e non solo di robinie infestanti. Tra le specie più presenti il pioppo tremulo, il pioppo bianco, il pioppo cipressino, l’olmo, il platano, la robinia, il bagolaro, il sambuco, la rosa canina, il rovo bianco. In alcune aree perimetrali sono radicati alberi adulti da 20 metri; nella maggior parte del bosco gli alberi più sviluppati sono i pioppi e gli olmi con un’altezza media di 14–16 metri. I boschi, oltre che soggetti alla normativa forestale, sono automaticamente soggetti al Vincolo Paesaggistico".