BARBARA APICELLA
Cronaca

L’oasi per cani fantasma. Il centro di Concorezzo li farà tornare a vivere

Accoglierà animali provenienti da strutture di vivisezione e con fobie particolari. Sorgerà in un’area verde non lontana dalle Torri Bianche su iniziativa dell’Enpa.

Accoglierà animali provenienti da strutture di vivisezione e con fobie particolari. Sorgerà in un’area verde non lontana dalle Torri Bianche su iniziativa dell’Enpa.

Accoglierà animali provenienti da strutture di vivisezione e con fobie particolari. Sorgerà in un’area verde non lontana dalle Torri Bianche su iniziativa dell’Enpa.

Sono i cani che con più difficoltà riescono a trovare una famiglia. Quelli che in canile vengono soprannominati “cani fantasma“. Quelli che stanno in un angolo, non scodinzolano e non abbaiano quando arriva qualcuno, che hanno poche probabilità di vedersi aprire le porte di una casa perché, per regalare loro una vita vera, servono impegno, pazienza e la professionalità di educatori cinofili che li seguano nel “ritorno alla vita“. A Concorezzo aprirà un centro dedicato a loro. Una piccola oasi dove potranno seguire un percorso preciso grazie all’aiuto degli educatori dell’Enpa ed essere quindi pronti per l’adozione. Un centro che si troverà nella grande area verde degli orti, non lontano dalle Torri Bianche, dove questi animali verranno seguiti da un team selezionato di educatori. Si tratta di cani che provengono dai centri di vivisezione o da altri canili e che hanno sviluppato fobie ambientali e sociali.

"Il progetto era iniziato una decina di anni fa – spiega Giorgio Riva, presidente dell’Enpa di Monza –. Poi in questi anni, per vari motivi, si è fermato. Adesso riparte e vogliamo concluderlo il prima possibile. L’area si estende su circa 1.200 metri quadri. La struttura sarà dotata anche di una sorta di casetta arredata con divano, mobili e televisione, per aiutare e abituare questi animali, che provengono da situazioni particolari e spesso senza esperienze alle spalle, a provare a stare qualche ora da soli in un ambiente domestico senza metterlo a soqquadro". Un centro speciale: non un canile come gli altri, aperto al pubblico, ma un rifugio nel verde dove questi cani sfortunati hanno tutta la tranquillità necessaria per intraprendere il loro percorso. Un percorso di conoscenza di una vita fatta di attenzioni, coccole, passeggiate, corse, che loro non hanno mai conosciuto. Per completare il progetto servono fondi.

Così, in questi giorni in cui Monza si veste a festa per il Gran Premio, l’Enpa scende in piazza oggi e domani con un gazebo. Nella centralissima piazza Trento e Trieste sarà possibile visitare lo stand dell’associazione, chiedere informazioni sul progetto e, per chi può, sostenerlo attivamente anche con un contributo economico. Oppure si può contribuire attraverso l’acquisto di uno dei 133 preziosi ed esclusivi cronografi a carica manuale, il CC133, realizzati dalla Eurotime Solution in ricordo di Carlo Chiti (nella foto). Parte del ricavato della vendita dei cronografi, disponibili nei negozi selezionati da settembre, verrà infatti devoluto proprio alla realizzazione di questo specialissimo canile di Concorezzo. Carlo Chiti, scomparso nel 1994, era un progettista della Ferrari e dell’Alfa Romeo, ma era soprattutto molto attento agli animali, in particolare ai cani in difficoltà. Nei racconti di chi lo ha conosciuto, Chiti era sempre insieme al suo inseparabile cane, che lo accompagnava anche durante le giornate in officina. Aveva mantenuto un piccolo canile a Milano ed era entrato nel consiglio direttivo dell’Enpa milanese.