CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

Locati espone nella sacrestia del Bramante

L’artista monzese presenterà sei tele e quattro sculture a Santa Maria delle Grazie, a Milano, accanto all’Ultima Cena di Leonardo

di Cristina Bertolini

Le opere dell’ingegner Giuseppe Locati (foto) accanto all’Ultima cena di Leonardo. Il prossimo 8 aprile, prende il via la mostra personale dell’ingegner Giuseppe Locati nella sacrestia del Bramante, nella chiesa di Santa Maria delle Grazie a Milano, attigua al refettorio dove si trova il celeberrimo affresco leonardiano. L’artista monzese presenterà sei tele e 4 sculture che sintetizzano il suo percorso artistico, filosofico e scientifico degli ultimi 50 anni.

Locati (classe 1939) è in realtà un personaggio poliedrico. Laureato in ingegneria al Politecnico di Milano, dal 1968 comincia ad occuparsi dell’azienda di famiglia, le storiche Officine Locati fondate dal padre nel 1925, leader nel settore delle chiusure e delle strutture in ferro. Intanto Giuseppe brevetta una lunga serie di "invenzioni", tra cui spiccano una singolare struttura geodetica (struttura modulare usata nelle moderne architetture), dei particolari sci per il chilometro lanciato, altri a doppia lamina per neve ghiacciata, primi nel loro genere, usati da Stefano Anzi nei campionati italiani ad Aprica negli anni ‘70. Tra le sue creazioni spicca una speciale carta prodotta senza acqua, con un materiale ecologico sostitutivo della plastica e il progetto di un motore rotativo ad alimentazione termica. Locati è anche pittore, scultore e filosofo: l’attività artistica ha sempre viaggiato in parallelo con le sue elaborazioni teoriche.

Dopo varie mostre nel mondo, realizza nel 2017 la personale nella Villa Reale di Monza (la prima volta che sono stati concessi gli appartamenti reali per una mostra), nell’anno successivo la personale al Grattacielo Pirelli di Milano, accompagnata dalla presentazione della monografia Giuseppe Locati. L’arte e il pensiero (Giorgio Mondadori Editore). Locati da quasi mezzo secolo da Locati, ha elaborato un sistema di pensiero che esordisce con il saggiostudio epistemologico "La logica del pensato" (scritto nel 1972) e si sviluppa attraverso altri 9 saggi, fino all’ultimo, appena pubblicato: "Il passo lungo della meditazione (Dio esiste?)", tendente a unire filosofia e scienza, per approdare a una rivoluzionaria "teoria del tutto".

Attraverso una serie di equazioni fisiche Locati dimostra che il centro dell’atomo non è il nucleo, ma l’elettrone, che si muove con moto roto-traslatorio. L’elettrone contiene un micro solenoide (detto periatomo) di forma simile a una molla, che collega la materia allo spirito, attraverso un bilanciamento energetico, tra microcosmo e macrocosmo. Locati crea una visione teorica singolare che rivoluziona la scienza (e la filosofia) giunta fino a noi dopo i teorici post-euclidei e dopo Einstein: dà quindi alla luce una logica nuova per interpretare la realtà. I dipinti e le sculture rappresentano questo percorso.