CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

L’officina di via Boito. Pranzo nell’ex covo dei fratelli Brambilla col menu di Tino

Dal quadro dietro la cassa del Mamie, il pilota veglia sul ristorante. In tavola i suoi piatti preferiti, dal risotto coi funghi porcini al gelato.

La chef Maria Rosaria Peluso e la pastry chef Francesca Pellegrino al “Mamie“ di via Boito, il ristorante nato a Monza negli spazi dell’officina di Tino e Vittorio Brambilla Dietro un quadro del campione di F2

La chef Maria Rosaria Peluso e la pastry chef Francesca Pellegrino al “Mamie“ di via Boito, il ristorante nato a Monza negli spazi dell’officina di Tino e Vittorio Brambilla Dietro un quadro del campione di F2

Tutto parla di Tino Brambilla e della sua storica officina al ristorante Mamie. I locali di via Boito 68 a Monza fino a una decina d’anni fa ospitavano l’ultima officina di Tino e Vittorio Brambilla, campioni di Formula 2 e Formula 1 degli anni ‘70, ma prima ancora i meccanici che conoscevano tutti i segreti dei motori. Dopo una breve parentesi come sede di un istituto bancario, i locali in cui si testavano i motori e si calibrava la pressione delle gomme per la Formula 1 hanno lasciato il posto a risotti e secondi piatti, ma solo come voleva il patron Tino Brambilla. Lo staff di Luca Romeo, Fabio Pellegrino con la chef Maria Rosaria Peluso e la pastry chef Francesca Pellegrino ha riscosso subito la simpatia di Tino Brambilla, schivo e restio ad affittare la sua officina a chiunque. I locali sono rimasti sfitti per tanto tempo, fino a quando il giovane staff di ristoratori, già titolare di un altro ristorante a Otranto, è piaciuto subito al “signor Tino“, come lo ricordano loro con deferenza. E così l’avventura è cominciata a luglio 2019 con la ristrutturazione.

"Era contento di noi il signor Tino – racconta Fabio Pelegrino – anzi, avrebbe festeggiato da noi il suo compleanno. Il Covid ha bloccato tutto e poi lui è venuto a mancare. Ma in qualche modo è rimasto al Mamie, tramite il quadro che lo ritrare sulla sua auto da corsa e che le figlie hanno voluto regalare al ristorante, insieme a una sua biografia". Dal quadro dietro la cassa Tino Brambilla veglia sul suo ristorante. Sì, perché i titolari hanno voluto dedicare a lui il menu limited edition per il Gran premio 2024. Si intitola: “Il gelato lo mangio solo io“, riprendendo la sua frase di rito prima delle gare, quasi a indicare una vittoria certa, da festeggiare assolutamente con il gelato. Quindi, sempre al gelato e ai suoi piatti preferiti, sono dedicate le tre pietanze del menu Gran premio, contenente un antipasto, un primo e un dolce, frutto dello studio accurato della chef, con la consulenza dei familiari del campione. Tino Brambilla amava la zuppa di cipolle, perciò l’antipasto è a base di alici marinate, con gelato alla cipolla di Tropea. Il suo primo preferito era il risotto ai porcini, perciò come primo piatto la chef Peluso propone un risotto con i porcini e cerfoglio con sopra una pallina di gelato. Il suo gusto di gelato preferito era la stracciatella che compare, quindi, nel dessert: una variazione di frutta con sopra una pallina di gelato appunto alla stracciatella.