STEFANIA TOTARO
Cronaca

Lombarda Petroli, ultimo ricorso. La curatela fallimentare attacca: "Vogliamo 1,2 milioni di danni"

Area impossibile da vendere, troppi vincoli urbanistici per il recupero dell’ex raffineria di petrolio. Comune citato in giudizio con la richiesta di risarcimento per la perdita finanziaria e le spese giudiziarie

La curatrice fallimentare Elisabetta Brugnoni chiede i danni per la perdita finanziaria e 200mila euro di spese legali

La curatrice fallimentare Elisabetta Brugnoni chiede i danni per la perdita finanziaria e 200mila euro di spese legali

Villasanta (Monza e Brianza) – Un danno per la perdita finanziaria di 1 milione di euro, a cui ne vanno aggiunti 200mila spesi per la guerra di carte bollate con l’amministrazione comunale. Li chiede al Comune di Villasanta, in un nuovo ricorso al Tar, la curatela del fallimento della Lombarda Petroli in liquidazione, che ancora non è riuscita a disegnare un futuro per l’area di 150mila metri quadrati della ex raffineria da cui, la notte del 22 febbraio 2010, vennero sversate quasi 3mila tonnellate di gasolio e oli combustibili, che dal fiume Lambro finirono nel Po. E la colpa delle mancate aggiudicazione e bonifica, sostiene la curatrice Elisabetta Brugnoni, è proprio dell’annosa battaglia legale che vede, da un lato, l’amministrazione comunale che con il Pgt del 2019 ha previsto nell’area la realizzazione di attività produttive e commerciali ma con la destinazione di 90mila metri quadrati a standard, ossia a usi collettivi come verde, ciclabili, parcheggi.

E dall’altro, la curatela del fallimento che invece voleva aprire anche alla destinazione edilizia e che fosse ridotta la previsione di standard per rendere appetibile la vendita del terreno. Il Tar della Lombardia ha dato ragione al Comune per quel che riguarda la destinazione ad attività produttive e commerciali e ha invece accolto le richieste della Lombarda quanto alla riduzione degli standard. E poi il Consiglio di Stato ha confermato la decisione dei giudici amministrativisti. Infine nella recente approvazione del nuovo Pgt, il Comune non ha preso in considerazione le considerazioni della curatela, proseguendo dritta per la sua strada. "Non è proprio un bell’inizio - commenta l’associazione Villasanta Civica - L’iniziativa del Fallimento Lombarda Petroli non ci sorprende. La gestione della vicenda è stata ed è totalmente fallimentare. Era del tutto evidente che potesse venire avanzata una richiesta di risarcimento dei danni a causa del comparto reso totalmente invendibile". E, purtroppo, non finisce qui. La variante del Pgt frettolosamente approvata dalla Giunta in scadenza di mandato e da noi fortemente contestata, ripropone, anzi peggiora, le sbagliate scelte urbanistiche. È assai facile immaginare che anche questa variante sarà oggetto di ricorso al Tar".

Secondo Villasanta Civica "il quadro generale è desolante. Ulteriori cause e vertenze, ulteriori soldi pubblici buttati per onerose spese legali, uno “stallo“ completo della situazione. E le 25 cisterne contenenti idrocarburi, un sito fortemente inquinato e oggettivamente pericoloso continuerà, chissà fino a quando, a persistere accanto ai villasantesi. Noi proseguiremo la battaglia a difesa degli interessi della nostra comunità. L’obiettivo è soltanto uno: bonificare un sito gravemente inquinato e progettare, con coraggio e visione, un comparto che sia utile a tutta la cittadinanza. Un comparto che, per la sua ampiezza, va totalmente ripensato".