SERGIO GIANNI
Cronaca

Lorella e il Monza, un amore spezzato: "Non andrò più allo stadio"

Si ritiene assente ampiamente giustificata. Non ha torto, visto il rendimento del “suo” Monza in questa seconda parte di stagione....

Si ritiene assente ampiamente giustificata. Non ha torto, visto il rendimento del “suo” Monza in questa seconda parte di stagione....

Si ritiene assente ampiamente giustificata. Non ha torto, visto il rendimento del “suo” Monza in questa seconda parte di stagione....

Si ritiene assente ampiamente giustificata. Non ha torto, visto il rendimento del “suo” Monza in questa seconda parte di stagione. Lorella Cerizza (foto), dunque, ha fatto una scelta e non la modifica: non andrà più all’U-Power Stadium a seguire le partite della formazione biancorossa in questo finale di campionato. Una scelta pesante per lei, figlia di Ezio, già socio del Monza Club, poi tra i fondatori dei Fedelissimi Biancorossi. Sulla tomba di papà, mancato nel 1989, Lorella portò un fascio di fiori bianchi e rossi nel 2022, dopo la promozione in serie A.

Giusto per capire cosa significhi qui l’attaccamento a una squadra. Rientra nella logica delle cose, quindi, il fatto che la scintilla tra Lorella e il futuro marito Paolo si sia innescata durante una trasferta del Monza a Reggio Emilia.

I figli Jacopo e Tommaso, inevitabilmente, sono pure loro accaniti sostenitori della formazione di mamma e papà. Ma tutto questo, ormai, non basta più. Lorella, 62 anni, impiegata in una società di consulenza direzionale, ha detto stop. E non farà marcia indietro nemmeno in occasione della partita di sabato prossimo con il Como, una sfida che da queste parti ha sempre un valore speciale.

"In pratica – precisa Lorella – la mia è una forma di protesta silenziosa. Anche perché so quante delusioni noi tifosi abbiamo dovuto sopportare negli anni precedenti, prima di arrivare in serie A. Ormai non riconosco nemmeno i giocatori. La partita con il Como? Se fosse decisiva, andrei. Ma non potrà esserlo. E anche se vincessimo, sarebbe una gioia sterile e triste".

Gianni Gresio