REDAZIONE MONZA BRIANZA

Lorenzo Rovagnati e i due piloti morti in elicottero, oggi l’autopsia. E si lavora sulla possibile dinamica dell’incidente

L'incarico al medico legale è stato conferito dalla Procura di Parma. Il super consulente Stefano Benassi, esperto di elicotteri, invece, analizzerà il relitto del velivolo dove viaggiavano le vittime

Milano, 10 febbraio 2025 – Si tiene oggi, lunedì 10 febbraio, l’autopsia delle tre vittime dell'incidente in elicottero di mercoledì pomeriggio a Castelguelfo di Noceto, in provincia di Parma, dove sono morti Lorenzo Rovagnati e i due piloti Flavio Massa e Leonardo Italiani. L'incarico al medico legale è stato conferito dalla Procura di Parma guidata dal procuratore Alfonso D'Avino che coordina le indagini dei carabinieri nell'ambito del fascicolo contro ignoti per omicidio colposo. Mentre Stefano Benassi, esperto di elicotteri, è stato nominato consulente aeronautico, per ricostruire l'esatta dinamica della tragedia. 

Il luogo dello schianto: nelle foto da sinistra Lorenzo Rovagnati e i piloti Flavio Massa e Leonardo Italiani
Il luogo dello schianto dell'elicottero: nelle foto da sinistra Lorenzo Rovagnati e i piloti Flavio Massa e Leonardo Italiani

Il sopralluogo del super consulente

Gli inquirenti hanno anche incaricato un esperto di elicotteri, Stefano Benassi, per ricostruire la dinamica e capire perché l'Agusta Westland AW109 sia precipitato a 400 metri dal decollo. Ieri, il consulente tecnico aeronautico è stato per un primo sopralluogo al maniero di proprietà della dinastia brianzola del Gran Biscotto.

La ricostruzione della dinamica

L'industriale doveva fare rientro a casa, come ogni mercoledì, dopo una giornata di lavoro. Il mattino era decollato da Arcore e in serata sarebbe dovuto atterrare nell'hangar dietro allo stabilimento e riabbracciare moglie e figli. E invece nessuno ha più fatto ritorno. Nel punto del disastro sono arrivati anche gli addetti di una ditta specializzata per recuperare il carburante del velivolo, mentre i droni dei vigili del fuoco sorvolavano l'area alla ricerca di reperti e di risposte e i Ris con le loro tute bianche repertavano. Fin qui è stato accertato che l'Agusta si è staccato da terra come sempre, intorno alle 19, e si è abbattuto a terra poco dopo.

C’era molta nebbia - tanto che all’aeroporto di Parma in quella fascia oraria ad alcuni aerei è stato impedito l’atterraggio - e non è chiaro se i piloti abbiano perso l’orientamento, forse in un tentativo di rientrare, se ci sia stato un guasto o qualche altro tipo di problema: lo spiegherà la consulenza tecnica. Sono stati anche sequestrati i dispositivi elettronici delle vittime, cellulari e computer, per vedere se nelle loro ultime comunicazioni possano esserci elementi utili alle indagini. A rendere tutto più difficile, l'assenza della scatola nera, non obbligatoria sugli elicotteri.

I piloti

Italiani e Massa erano considerati due piloti esperti. Il primo e più giovane era originario di Sommo, piccolo comune con poco più di mille abitanti alle porte di Pavia, ma si era specializzato negli Stati Uniti, dove aveva lavorato diversi anni. Il 59enne risiedeva a Desio. Era anche volontario della Protezione Civile di Limbiate, dove aveva partecipato a diverse operazioni di soccorso. Lavorava per un’azienda specializzata nel noleggio elicotteri con pilota, con sede centrale a Pescara. Era qualificato anche in comunicazioni radio d’emergenza, oltre ad aver curato spesso delle dimostrazioni di questa attività nelle scuole. Un curriculum che rende ancora più inspiegabile la tragedia.