Nata e cresciuta in città, porta avanti la sua attività di avvocata a Monza e guida Lissone dal 2022. La sindaca Laura Borella al territorio è molto legata e ne apprezza il mix di vivibilità e servizi.
Perché vivere a Lissone?
"Perché ha una collocazione geografica fortunata, che attira molto, grazie anche alla presenza della Valassina e della ferrovia. Questo permette una vicinanza logistica con Milano, facilmente raggiungibile sia in auto sia con il treno. Non a caso tantissimi sono venuti ad abitare a Lissone da Milano. Queste strutture indubbiamente agevolano la scelta di risiedere qui, anche da parte di chi poi lavora in altre zone della Brianza o a Lecco. La città ha una posizione strategica e offre servizi sia di trasporto sia sul territorio, come le tante scuole. Inoltre presenta alcuni servizi di prim’ordine, come una biblioteca che è un’eccellenza anche per i ragazzi, il Museo d’Arte Contemporanea, moltissime opportunità per lo sport, il Bosco Urbano e il Laghetto. E poi da qui si raggiunge in un attimo il Parco di Monza. Chi vuole restare vicino a Milano ma in un posto vivibile sceglie Lissone".
Quali sono i pregi della città?
"La biblioteca, che è bellissima, con spazi incredibili, e che ospita anche la Biblioteca del Mobile e dell’Arredamento, unica nel suo genere e presto ancor più fruibile visto che la stiamo digitalizzando. Poi il MAC, che ha accolto tanti artisti importanti e che vanta le collezioni storiche del Premio Lissone pittura e del Premio Lissone design, riconosciuti a livello internazionale. E ancora il parco attrezzato GruBria, e Palazzo Terragni che è un monumento storico importante. In questi ultimi anni la città si è connotata pure per una vocazione sportiva con i poli del Palazzo dello Sport e di Decathlon lungo la Valassina. Un punto di pregio sono i tanti servizi, in primis sul fronte delle scuole".
Lissone è conosciuta per la tradizione mobiliera e del design, ma da tempo è anche altro, ad esempio un centro di cultura.
"Sicuramente il nome di Lissone evoca ancora la tradizione dell’arredamento, abbiamo tuttora un’artigianalità di eccellenza in quel settore che lavora per un mercato medio-alto e molte volte per l’estero. La qualità dei prodotti realizzati a Lissone è molto alta, è un’artigianalità di pregio, ma non solo nel mobile, anche nella meccanica. È però un’artigianalità evoluta: oggi ci sono artigiani che usano abbondantemente macchine ultra specialistiche e che hanno grande attenzione per l’ambiente e l’ecocompatibilità dei prodotti e delle lavorazioni. Ma poi c’è pure un settore importante di terziario, di servizi".
A chi venisse in città cosa suggerirebbe di visitare?
"La chiesa prepositurale e Palazzo Terragni, un’eccellenza del razionalismo architettonico".
La città nel tempo è migliorata?
"Nel corso degli anni si è cercato di potenziare al massimo i servizi, ad esempio quelli culturali, con spettacoli e iniziative. A Lissone le associazioni sono molte e molto presenti, anche nel campo del volontariato: tanto si può fare grazie a loro, sono una risorsa per tutti. Dal 2026 poi tornerà in città dopo 14 anni il Cps, che è una cosa importante per una città di 47mila abitanti. Il valore aggiunto di Lissone sono i servizi".
Quando riesce a svestire i panni di sindaca cosa ama fare a Lissone?
"Le cose più semplici: un giro in centro o nei negozi, a volte vedere degli spettacoli a Palazzo Terragni, o una passeggiata al Bosco Urbano e al Laghetto".
Fabio Luongo