Via al restyling da 4,9 milioni all’ospedale di Seregno, da lunedì 13 gennaio due reparti saranno trasferiti a Carate per 12-14 mesi: cardio e pneumo riabilitazione, rispettivamente al quinto e al quarto piano della sede provvisoria. "Siamo al lavoro per garantire continuità ai servizi e ridurre al minimo i disagi per i pazienti e le loro famiglie", spiega Asst Brianza, alla quale la struttura fa capo. Per il Trabattoni-Ronzoni in via Verdi sarà un anno abbondante sotto i ferri, i cantieri serviranno per aggiornare la storica sede dal punto di vista dell’antincendio e dell’antisismica. Nessun ricoverato è stato trasferito, alla chiusura dei posti letto a fine degenza, ha fatto da contrappeso la progressiva riapertura a Carate. Un modo per alleggerire l’impatto dell’operazione sull’utenza. Lo sforzo per contenere i problemi è massimo. L’ospedale seregnese dedicato alla rieducazione post-trauma, punto di riferimento su questo fronte dell’intera Azienda, si snoda su tre padiglioni, sorti dal 1863 quando Francesco Trabattoni finanziò la costruzione del primo settore. Il secondo blocco, quando già l’ospedale era ente morale, fu frutto di una donazione di Luigi Ronzoni, che si impegnò a costituire un complesso chirurgico a proprie spese e a mantenerlo. Lo spazio rimase nello stato originario fino alla conclusione della seconda guerra mondiale, quando l’esigenza di rispettare nuovi criteri di funzionalità portò l’amministrazione a eliminare le vecchie corsie, sostituite dalle camere. L’ultimo padiglione risale invece all’inizio degli anni Cinquanta. La struttura non è la sola dell’Asst al centro di un importante aggiornamento. Anche il Pio XI a Desio seguirà la stessa strada con il progetto di raddoppio del pronto soccorso, un investimento da 16 milioni per una struttura che vuole guardare al futuro e che ogni giorno registra più di 180 accessi. La conclusione lavori è prevista per il 2027, il primo passo è stato fatto a ottobre con l’acquisizione di tutti i terreni che permetteranno l’ampliamento della strada d’accesso al punto emergenza, propedeutico al cantiere vero e proprio. A fine opere il pronto soccorso conterà su uno spazio di 2mila metri, contro i 900 attuali. Un anno fa fra le sue mura hanno trovato casa anche l’urgenza pediatrica e l’Obi, l’osservazione breve, con due letti per i casi che hanno bisogno di approfondimento. Prima, le strutture erano nel reparto dedicato ai più piccoli.
CronacaL’ospedale di Seregno si fa bello. Via a un restyling da 4,9 milioni