ALESSANDRO SALEMI
Cronaca

L’Ospedale Vecchio si trasforma. Arriveranno anche i carabinieri

Il sindaco: a breve l’attuazione dell’accordo di programma sull’area di 65mila metri quadrati di via Solferino

L’Ospedale Vecchio di via Solferino è un’enorme area quasi del tutto dismessa Gli ex padiglioni dell’Umberto I con oltre 65mila metri quadrati subito a ridosso del centro di Monza cercano un futuro

L’Ospedale Vecchio di via Solferino è un’enorme area quasi del tutto dismessa Gli ex padiglioni dell’Umberto I con oltre 65mila metri quadrati subito a ridosso del centro di Monza cercano un futuro

Il sindaco di Monza Paolo Pilotto conferma. Siamo vicini all’attuazione dell’accordo di programma (tra Irccs San Gerardo, Regione Lombardia e Comune di Monza) che permetterà la riqualificazione e la rivalorizzazione delle strutture dell’Ospedale Vecchio di Monza.

Su interrogazione del consigliere comunale della Lega Simone Villa, il primo cittadino ha chiarito in aula che ne sarà dell’enorme area di 65mila metri quadrati di via Solferino. "La cortina posta da via Magenta, all’altezza della chiesa di Sancto Gerhardo, fino al canale Villoresi va al Comune – spiega il sindaco –, il tratto da via Umbertino a via Volturno andrà all’Arma dei carabinieri per la nuova caserma provinciale, mentre l’area dal cortile umbertino fino al limite del bosco delle Ortaglie sarà destinata a edifici e servizi in ambito sanitario. Come Comune, dunque, riceveremo quote di patrimonio che starà a noi decidere come valorizzare, soprattutto per la parte che non ha vincoli di Soprintendenza – prosegue –. Per quanto riguarda la nuova sede dell’Arma, resta il nodo legislativo da sciogliere con Irccs San Gerardo, a cui sta lavorando alacremente anche l’assessore al Welfare di Regione Guido Bertolaso".

Si riferisce, il sindaco, al cavillo burocratico che sta impedendo il passaggio dell’uso dell’area dall’attuale proprietario, Irccs San Gerardo, all’Arma. Per procedere, infatti, Irccs dovrebbe cedere a titolo gratuito il diritto di superficie per 99 anni al Demanio, che così potrebbe elaborare il progetto e diventare anche "soggetto attuatore del restauro e della costruzione di nuovi edifici". Ma per legge il passaggio di superficie al Demanio può avvenire soltanto dalla Regione o dagli enti locali. Pertanto, prima, Irccs deve trasferire a Regione la proprietà dell’area dove dovrebbero andare i carabinieri e quindi sbloccare il passaggio del diritto di superficie al Demanio. Un’operazione che sta richiedendo tempi non brevissimi.

Una volta sbloccata la situazione, entrerà in fase attuativa il masterplan che farà dell’ex Umberto I un centro polifunzionale in grado di offrire servizi socio-sanitari innovativi, di ospitare il rinnovato e più funzionale comando provinciale dei carabinieri, e con una grande area comunale in parte a verde, in parte destinata a servizi. Attualmente la maggior parte degli edifici non sono usati. In uno dei padiglioni svuotati, fino a dieci anni fa aveva trovato spazio il corso di laurea in Scienze dell’organizzazione con la facoltà di sociologia dell’università Bicocca. Poi l’abbandono.

Ora sono rimasti soltanto il centro prenotazioni e alcuni ambulatori dell’Asst Brianza, la sede di alcune associazioni di volontariato, la casa di comunità (provvisoria), uffici di Ats Brianza e del Comune, gli ambulatori del servizio dipendenze e gli studi degli infermieri di famiglia. Al momento l’unica certezza sui nuovi lavori riguarda la ex Casa Fossati, nella parte al confine con l’area delle Ortaglie verso via Cavallotti. Quell’edificio, grazie a fondi Pnrr assegnati all’ospedale, sarà demolito per essere ricostruito entro il 2026. La nuova costruzione ospiterà la casa di comunità, l’ospedale di comunità, il centro operativo territoriale, e la nuova sede della neuropsichiatria infantile.