"Mi chiamo Fabrizio Vimercati, sono nato a Monza e sono un cappellaio. L’ultimo. Lavoro nell’azienda di famiglia, fondata nell’autunno del 1953 da mio nonno Gabriele e suo fratello Giulio, rispettivamente classe 1910 e 1915. Produciamo artigianalmente, usando le tecniche ed i metodi di un tempo, preziosi copricapo in feltro, prestando cura e attenzione alle nuove esigenze della moda e del mercato". Così si presenta Fabrizio Vimercati, terza generazione della Vimercati Hats, aziende monzese, ultima della Lombardia e fra le pochissime in Italia che ancora produce cappelli artigianalmente.
"Siamo dei sopravvissuti – racconta – Un tempo in Brianza c’era un grande indotto attorno al mondo del cappello. C’erano le aziende che producevano i macchinari, parti di cappello e fodere. Un produttore monzese storico faceva le fasce in pelle interne, esportate in Italia e nel mondo. Oggi le basi per i cappelli si comprano in Portogallo". Tende a sparire l’artigianato del cappello, stravolto dal cambio delle mode e delle abitudini. e. "Il sogno e l’obiettivo della nostra azienda – continua Vimercati – è riuscire a tramandare quest’arte senza tempo, che è parte importante della storia di Monza Città del Cappello, e di tante famiglie come la nostra. Mancano, però tutela e supporti economici per il nostro settore. Un giovane che volesse intraprendere il mestiere potrebbe fare prima una scuola di sartoria o per tappezzieri, ma poi dovrebbe imparare tutto in azienda".